Scritto da © inchiostroblu - Gio, 08/12/2011 - 10:41
Il paradiso degli orchi è il primo di una serie di libri scritta negli anni da Daniel Pennac in cui il protagonista è un uomo di nome Malaussene.
La vicenda è ambientata a Parigi, dove Malaussene vive e lavora… è un lavoro particolare il suo: fa il “capro espiatorio” in un grande magazzino. Già questo è un elemento che ben fa intendere a chi si appresta a leggere questo libro che tra le righe della vicenda si cela una vena d’ironia che la fa da padrona fino alla fine.
Malaussene è un uomo sensibile, non è certo soddisfatto del lavoro che fa; ma si trova a dover mantenere una famiglia numerosa e variegata; composta da fratelli, fratellastri e cane epilettico compreso… La vicenda narrata sostanzialmente è un giallo. Nel magazzino dove lavora Malaussene vengono posizionate diverse bombe e per una serie di circostanze il protagonista si ritrova coinvolto e sospettato.
Durante lo svolgimento della trama si affacciano i personaggi che ruotano intorno alla figura del protagonista: una giovane sorella incinta, quella sensitiva, la giovane fotografa, il fratellino chiamato “Il piccolo”… e poi Jeremy, il fratellino vivacissimo e appassionato di scienza, la mamma mangiatrice di uomini e non ultima Zia Julia, ovvero una conquista di Malaussene: una giovane giornalista che il protagonista sorprende rubare nel magazzino in cui lavora e con la quale inizia una sorta di relazione.
Leggere questo libro è un’esperienza rilassante e divertente; Pennac scrive con una scorrevolezza, ironia e originalità che rendono la lettura leggera e piacevole. Subito, fin dalle prime pagine, inevitabile è il paragone con Benni: molte sono le caratteristiche della scrittura e del contenuto della trama che riportano all’autore italiano: ecco quindi che chi ama (o ha amato) Benni può tranquillamente essere certo che questo libro andrà incontro al suo gradimento.
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