Ti amo amore | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Ti amo amore

 
"Altri fiori ho poi visto,
ma nessuno che non rubasse a te colore, odore."
W. Shakespeare

 

Cose Così [disamore]

Un barchino legato a una briccola scivola
dove il rondò dell'onda avvicina, allontana
si fonde nel mare ma non gli appartiene

L'eco di Venezia, il suo riflesso vacuo
un canapè paglierino, un battito rallentato
il disamore del sole onnipotente [assente]
un raggio di presenza d'abbraccio diradato

Parabola di tristezze e di mancati sguardi
spizzico sorrisi poco convincenti e muoio
di questo nodo in gola che si scioglie.

©Venexiana

 

Il bacio acerbo in Gennaio

E clivi, e poi ancora incastonare il vostro tempo
al mio, quel nostro a riscontrarci ancora
e fiori, fiori bianchi agli incontri, in dicembre
e la rosa e le viole in primavera; quando il profumo
a voi donava l'amore e l'amore a noi:
in due lacrime e i perché. Ancora il perché
dell'amore in sé, quando il suono incorniciava
tra i sassi e il ruscello il cristallino del bacio
acerbo in gennaio,
e amarvi così al sole di quel bacio
che alla rosa porge i colori nell'aprirsi,
e che da lei prende mentre posa ancora.
©ormedelcaos

 

Sarebbe stata la musica del preludio

Sarebbe stata la musica del preludio
in quell'insistente nota del mio abito
nero
slacciato
perso
ad annunciarti il ventre
©Princess06
Alla mia principessa

Il destino ci riserva fantasia per il futuro e oblio per il passato.
La memoria per il passato rafforza e definisce il presente per prendere decisioni giuste e ragionate.
La favola da scrivere insieme stimola la mia creatività e intensifica il tuo sentimento.
Stiamo creando la formula giusta per l'eterno incantesimo da vivere.
Le due rette disperse nell'universo si sono incontrate.
Tremolanti piume scendono verso noi mortali per lasciare un segno della propria esistenza celeste.
Dal tuo dolce sussurro nasce ogni mia emozione più profonda.
Le nostre anime plasmano il nostro tempo dilatato.
Sentire il crescendo inarrestabile dello spirito per realizzare i propri sogni.
Un attimo, un sospiro, un battito, nessuna riflessione...solo il gesto intimo di un bacio.
©Dsrblog

 

Dov'è il mio bene?

Dov'è il mio bene?
Trascende l'infinito
urla nel vento
E poi?...E poi fraseggia
languido sulle labbra.
©stelleecieloblu

 

Nuvole

è che da quassù, il suolo appare diverso. pare.
e pare, le gambe, quando sono senza di te. fisse, sul fermo. un chi va là che non si sposta, e saltello dal mio posto, lì, in pizzo al labbro di chi ha già deciso.
invece dispare, le mani, quando in mezzo ci stringo le tue, e lascio gli occhi a succhiare l'adrenalina da quella fottuta speranza, che non mi molla l'anima, e per andare più in su la sputo con violenza, dentro a quei baci che non ho mai dato. per pudore. per paura. ma che ti do, nel petto.
ed è lì, che la paura affoga il suo coraggio, ma solo qui sotto, sotto queste nuvole. un guizzo di nebbia prende le redini, e lo fa a sera, quando ti vedo scendere. t'accompagno, ma non chiudo. non chiudo mai, anche se so. e quel che so mi permette di lasciare fessure, che hanno il loro spessore. sono così.
sono così, quassù.
sono come le nuvole. sospesa all'attesa. e mi lascio andare, mandando al diavolo la cultura. e prendo quel vento che m'arriva. e penso. e penso che da un momento all'altro sarò da un'altra parte. ma resterò lassù, con la mia ignoranza, ciondolando le dita, mentre saluto. magari me le leccherò pure.
lecco la vita, come fosse un francobollo.
è che le sue esigenze, mi spediscono là, sopra.
e sopra la lingua ci porto una punta d'incoscienza, per darmi forza, ma non sempre ci riesco, e nemmeno adire.
dire quella parola, è difficile, se di là nessuno ci crede. vorrei saperla dare, così ci nasconderei dietro la vergogna, la vergogna di viverla.
ma tu mi tani, e stani le possibilità come se nulla fosse vero, nemmeno la vita, questa vita che non mi permette nemmeno di morire, per dimostrare.
per dimostrare che di quella parola si può, sì, sì che si può, anche togliere le scale. e mi emoziono, mentre da lassù lucido.
e l'emozione prende la mia mano, e dipinge la strada di possibile. e tutto diviene. e vedo oltre, mentre altro è già pronto da immaginare.
vorrei non essere, ma restare così, come una nota da scoprire, ma tutto t'è già stato detto, e nel mentre, penso che la più bella parola è quella che suona nel silenzio. e così, m'ingoiano i sentimenti, e mi portano lassù.
ma se sfioro il suolo, sento dei pensieri che vogliono convincermi, ma io non cresco, e non farò mai l'abitudine all'abitudine. e così, quando le palpebre scivolano per inumidire i ricordi, tutto si rinnova.
e il piede disegna sempre il primo passo.
quando scende dal letto, prende le sue scosse.
e allora cambia strada, per non sentirsi solo, e ascolta.
ascolta il parto, delle nuvole...
©Simonettabumbi

 

Notturno

Si tinge di blu notte quel cammino
lastricato di tasti musicali
galleria d’immagini osservate nel silenzio
passeggiando su cuori felici, stregati
lasciando il volare dei pensieri in quadro avvinto.

La luna invita con filtranti raggi lirica stimolante
in sfoglio increspate di nuvole in crepuscolo
tra dune di deserti nel buio più fitto
a mescolar avventure di fantasie cercate.

La baia s’innamora di variopinte pitture,
il mare la battigia spoglia accarezza
una boa si culla dondolandosi dolcemente
mentre col soffiar sorvola leggera brezza.

In panoramica visione abbracciati si coccolano
visi candidi di giovani amanti
un bacio sussurrato tra le stelle osservanti
ed una promessa nel notturno sempre amarsi.

©Giovanni Monopoli

 

Haiku

Nel calore del
Palmo della mano si
Traspare amor
©duevitecolorate

 

Sul lungo margine

Sul lungo margine di queste parole
voglio dirti ora
che cos’è stato
-tra sole e tormento-
il mio viverti
in questi attimi d’anni
(e qualcosa di ritorno
addosso si attarda,
mi sfiora):

t’ho amato
-tra pelle e sguardi-
e t’amo ancora.

©ventodimusica

 

Amore

Ardente aroma, arpiona
anima amante,
abbandonata ad abboccare
ad abissi ansimanti…
Accecata, annullata, accendi
attraenti attrattive,
accogliendo acrobatici affanni.
Autentica ambasciatrice,
ammaina anguste armonie,
armonizzando ardenti azzardi,
avvinghiando autentiche aurore amorose…
©Rosemary3

 

XVIII - I

E’ quando il buio indossa
insegna a lutto
quando lo sguardo è cieco
dentro rotonda luce
quando ogni cosa è piega
assuefatta al niente.
In quei momenti nudi
in cui Tu sei altrove
lascio che anche il dolore mi sia amico
Nelle sue mani cupe
di ossa fragili
giace il mio cuore immobile
appeso ad un respiro
ombra lontana di vuoti arcobaleni.
©DivinaFollia

 

 
 
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Supervisione: Paolo Rafficoni
-Redazione
-Selezione testi a cura di: Francesco Anelli
-Autori di Rosso Venexiano
-Editing: Alexis, Fallenfairy
-Immagine grafica di Alexis
diciannovefebbraioduemilanove

 

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