Scritto da © Francesco Paolo - Dom, 20/12/2009 - 19:25
Ed io ti vedo abbracciata ad un altro con il cuore che mi piange e gli occhi rossi che si stringono nel buio. Tu balli lasciandoti andare dalla musica e da quei sussurri che non possono restar sempre vuoti; io invece resto lasciandomi andare a nostalgico e sofferto pensiero! Vi sfiorate, vi sentite, vi unite, percepite il tepore dell’uno con l’altro, siete corpi avvolti nel manto dei sensi, accendete le luci delle vostre anime come lampade solitarie della notte. Nella modulazione del ritmo anche il vostro respiro intona e svuota l’intorno. Siete soli, tu lui e l’idea che il ballo imposta liberando le più acute delle emozioni scambiate nella suadente assonanza delle figure. Ed io ti vedo abbracciata a lui come diva scesa dal cielo per raccogliere e rapire il reale, come fata che si spoglia della sua magia e la dona all’altro nel tuo abbraccio.
Ma la mente non sempre segue il cuore e nella sofferenza anch’io intono l’altra parte di me che ti comprende e in fine ti assolve…
Se il tuo amore per me si sciogliesse al tepore delle parole di cuore dell’altro, io non avrò più speranza d’amarti come quei giorni di sogno, ma nell’assoluto silenzio sempre e per sempre, continuerò ad amarti perché un amore vero non può mai essere sepolto!
(tratto da romanzo: "Amanti leggeri")
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