Scritto da © maria teresa morry - Dom, 01/04/2012 - 11:25
Arrivare dal mare a Santorini
come potevano solo gli Antichi
dopo aver battagliato coi venti
e lacerato le creste pavone dell'Egeo.
Nera come un peccato mortale
Un pugno di schiavo africano
che afferra il gagliardo mare,
sabbia fuggitiva dalle nocche scure.
Case aggrumate alla sommità
O nei cretti della costa
Bianche calcinate
Sono la tua neve dispersa, tanto candore.
come potevano solo gli Antichi
dopo aver battagliato coi venti
e lacerato le creste pavone dell'Egeo.
Nera come un peccato mortale
Un pugno di schiavo africano
che afferra il gagliardo mare,
sabbia fuggitiva dalle nocche scure.
Case aggrumate alla sommità
O nei cretti della costa
Bianche calcinate
Sono la tua neve dispersa, tanto candore.
Inospitale come un segreto sei tu, Santorini.
Ricordo l'abito estivo aderente
al mio corpo
vittima di un perfido vento
che non riusciva a strapparlo.
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