Nel flusso leggero di un passaggio. (d'aria viziata) | Poesia | Scintilla Elis | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Nel flusso leggero di un passaggio. (d'aria viziata)


I vertici delle promesse a vuoto

i paesi abbandonati al vento

e le matasse di amori accumulati.

A cosa servonO?

A cosa servono se da un momento all'altro

puoi perdere tutto e persino te stesso?

Siamo tutti bravi e belli, siete e sarete

ma le aspettative sorridono con malizia

quando annegano nell'indifferenza.

Cadono in prescrizione.

O forse i fatti non sussistono.

Butto la luna di sotto alle scale

dimentico le stelle, il senso della scrittura

e il salto nel vuoto

beve l'ultimo suono sordo di un cardellino

appena schiacciato. Al pensiero che non canterà mai più

divento universo e tocco l'immenso.

Il buio e la luce. La lotta e la pace.

Come la percezione delle nuvole sulla pelle

o i brividi che fai salire mentre scendi

e ti addentri nella selva delle mie parole

mi danno il paradiso negli occhi

e l'inferno nel ventre.

Voglio tutto desiderando niente.

Non essere un istante

per vivere una vita

o per sentirmi soltanto

una ghianda del bosco.

Giocavo sporco, con le mani nell'erba

e i piedi nudi piantati al suolo.

Il fango passava tra le fessure delle dita

mentre affondavo, volevo portarti un sorriso

che non perderai con l'usura degli anni

se riuscirai ad assorbirlo pulito dal resto

semplice, senz'azzimarlo sotto le stesse presse

che filano con le gambe in spalla

e si frenano nei polsi,  in differita

sulle casse d'argento

che scoccano il tempo perso.      

 
 

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