Scritto da © maria teresa morry - Mer, 22/08/2012 - 17:23
Non guardate alle anfratte cose
le stesse ora evaporano nella calura
ora si rifugiano al colmo del cuore.
Rimangono sempre in noi
e nel nostro mare che va e ritorna
mai stanco.
Vivere
amare
rimanere soli.
In tutto ciò , sassi mutevoli e cangianti
nel ventre della borsa
buttata al banco d’osteria.
È un rotolarsi di noi.
Un caso che s’affaccia
intrepido o codardo
noi lo giochiamo
simile a quel lanciare
contro acqua ferma
le pietre piatte
di un immaginario destino.
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