Per la prima volta sul nuovo sito. Invece dei miei soliti versi, voglio riportare alcune frasi di Diane Setterfield, tratte da "The thirteenth tale". Esprimono un'idea che sento nel profondo dell'essere, una verità assoluta che chiunque ami la parola scritta certo condivide con me.
"Una volta morte, le persone scompaiono. La voce, le risate, il calore del loro respiro. La carne. E alla fine le ossa. Il ricordo perde ogni elemento vitale. E’ una cosa tremenda e naturale. Qualcuno, però, fa eccezione a questo annullamento. Perché continua a esistere in quello che ha scritto. Ci è dato riscoprirlo. Con il suo carattere, il tono di voce, i modi. La parola scritta gli permette di farti arrabbiare o di renderti felice. Di consolarti. Di farti sorgere dei dubbi. Di cambiarti. Tutto questo, anche da morto. Al pari delle mosche nell’ambra, al pari dei cadaveri ibernati, ciò che secondo le leggi di natura dovrebbe svanire viene, grazie al miracolo dell’inchiostro sulla carta, conservato. E’ una specie di magia."
Questo sia di buon auspicio a noi tutti!
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