Scritto da © Anonimo - Ven, 05/03/2010 - 11:48
La sera che non ebbe più ore per noi
si lasciò morire sul tappeto; e lì,
senza la solita boria, senza il rumore dei corpi,
con la mira di un attimo sui marcatempi, colpimmo
la notte nel suo punto cruciale:
la costola dei lumi spenti.
Nella trama furtiva ed esposta,
il suo egocentrico buio
non le permise di curiosare
tra i nudi di quella stanza
e svanì mutata.
L’alba che ci prese, che ci prese ancora - voglio dire -
l’alba che volle da noi il giorno intero
come figli del riscatto,
l’alba - quell’alba! - è,
adesso,
che già non era allo sgravio dell’anno, la meridiana
di un altro costato.
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