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Ad Annina

 
 
 
di G.Consolini
Peschiera era un incanto
di vividi color...
Vidi una rondinella,
che venne e mi parlò:
“Dille che aneli al sogno
perché ti conquistò; dille
che fu negli anni, dai diciott'anni ancor.”

La vidi come un angelo,
assisa a quel veron,
Le davo il mio buongiorno...
la voce mi tremò.

“Bella, se Voi piangete,
voglio soffrir con Te.
Ma asciuga quelle lacrime...
Confida nel mio Amor.
Sappi che ho pianto molto
nel non vederVi più.”

Mai vidi tante lacrime, difronte
a un fontanil,
ché lei scendeva in pianto,
per dirmi il suo patir.

“Sappi che non fu il caso che
mi portò da Te.
Venivo per sentrVi
cantare al piano bar,
ma ora mi si vieta
un attimo con Te.”

“Asciuga le tue lacrime.”
Io la stringevo a me.
Le davo il primo bacio;
Peschiera sussultò.
Mai vidi tante rose,
commosse, intorno a noi...
Le davo la più tenue
per dirle il sogno ancor.

Note
Annina è la figlia del sovrano del Belgio. I due giovani, Giorgio ed Annina, riusciranno ad unirsi nel sacro vincolo del matrimonio ed avranno anche un bambino. Il realizzato sogno, ebbe però, la durata del lampo...
L'unione dei due giovani, venne sin dal primo momento contrastata dai falsi sostenitori della corona belga. Ebbero molti dispiaceri... A causa dei quali, Annina si ammalò e morì. Giorgio piombò nella disperazione. Alla tenera età di otto anni, andava in cielo a raggiungere la mamma, anche l'unico figlio, Piergiorgio. Indicibile il dolore di un uomo, rimasto in poco tempo privo degli affetti più cari.
 

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