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La potenza di un sorriso

Le sue mani giacevano come morte sulle cosce scarne. I palmi si aprivano debolmente in una conca le cui dita formavano una foresta di rovi aguzzi. La pelle aveva ormai perso il suo roseo colorito e pareva un velo di seta poggiato su candide ossa sulle quali s'intrecciavano strade di vene e tendini.
Il volto mirava un punto che non guardava più da tempo. L'espressione attonita, malinconica, quasi assente, solcava le pieghe di quel fragile viso di ventenne che sembrava ormai appartenere ad un essere prossimo al passo estremo.
Negli occhi vi era il vuoto di un'esistenza mai compresa fondo, mai vissuta nelle sue trame più giocose e fertili, ma sempre osservata attraverso il filtro di uno spesso vetro isolante, insonorizzato. A soli ventanni, ella aveva già perso il gusto di una sonante risata.
Ma un giorno un raggio di sole colpì ostinatamente il suo volto.
Gli occhi, infastiditi ed irritati da quella penetrante insolenza, si socchiusero appena, corrugando le sopracciglia. Finalmente il grigiore di quel viso si vestì di colore, il colore di quegli occhi che sfavillavano dalle feritoie delle palpebre.
Il calore di quel raggio le pervase il viso e poi tutto il suo essere, sentì forte l'esigenza di muovere quelle dita intorpidite, di cui quasi non percepiva più la presenza. Il sangue cominciò a rifluire entro i canali inariditi del suo corpo, infondendole una nuova energia.
Prontamente si alzò e si recò alla finestra, i passi malfermi la condussero verso quel vetro che fu la sua prigione e, per la prima volta, sentì il desiderio di abbattere quell'ostacolo che l'aveva divisa dal mondo.
Con uno scatto ne aprì le ante ed una dolce brezza primaverile le accarezzò le gote. Adesso poteva sentire.
Sentiva il canto degli uccelli, le voci dei bambini, il soffio del vento tra le fronde degli alberi, sentiva il calore del sole ed i profumi del mondo.
Finalmente, a ventanni, ella scopriva la vita.
Adesso lei è nonna, le sue gote sono del colore delle pesche e la pelle è fresca d'estate, i suoi occhi, azzurri come il cielo, splendono sempre per i suoi piccoli gioielli, i suoi numerosi nipoti che le colmano il cuore e l'anima d'inifnito amore. Mai alcun pianto deturpò più il suo viso da quel fatidico giorno, poiché ella visse soltanto della potenza di un sorriso.
 
Alexis
12.04.2010

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