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O'merica contemporanea

Sinceramente! Di ciò che poi è accaduto, mi dispiace. Non che mi rinneghi, sono quel che sono , ma sto ripensando quei giorni. Una settimana esilarante, credetemi.
Dunque, una noia. Vivere l'eternità: non sapete cosa voglia dire!
Immaginatevi uno spazio né bianco né nero, senza alcun colore; né un profumo, un puzzo.
Non uno sgabello, una sedia a due pioli. Qualcosa senza né sotto né sopra né di lato. Una cosa senza sbalzi.
Poi ditemi.
La mia passione, allora, era la matematica; ero versato, qualunque cosa esso voglia dire.
Ero? Sono, sarò: versato in tutto, ovvio.
Bene! Mentre galleggiavo scrutando, la fronte corrucciata, (ho sempre la fronte currucciata io, come una professora di matematica – la vostra - senza sesso) il Niente, ecco che mi sprizza la scintilla: ma che scruto? Cos'è questo corruccio? Divertiamoci:
 
O' merica contemporanea.
 
-Così come giunge una famigliola al mare ed il sole riscalda loro i sensi e, prima i figlioletti corrono qua e là dalla porta al terrazzino, dal terrazzino alla porta, dalla porta...intorno al letto matrimoniale ed ai lettini a castello rompendo ad entrambi i genitori: lui che sta fissando, appoggiate le mani alla ringhiera, sopra e sotto lungo tutti i quattro piani della pensioncina, (naturalmente ed all'ultimo momento, quello della presentazione alla Reception, non fronte mare o di lato dove i muri sono lisci come saponette) tutti gli altri terrazzini, per fortuna questi non in cartongesso; lei che disfa le valigie pensando che è uno stronzo e potrebbe almeno attaccarsi le sue cose nella parte più sacrificata dell'armadio, quella riservata all'uomo, per far si che ella possa approfittare della doccia scalcagnata di quell'alberguccio di terza categoria che alla fine, dopo tante tante discussioni e silenzi reciproci, hanno scelto calcolando al centesimo il costo dei ghiaccioli sulla spiaggia, ma si sente, continua a salirle dai nevroni alle doppie punte nei capelli che non ha fatto in tempo, un fuoco dentro, qualcosa che qualcuno, sia uomo o donna o tutte e due le cose insieme, quella sera stessa dovrà spegnere e che non si esaurisca, come la sest'ultima giornata indietro, lì, in una sveltina senza capo né coda, proprio coda si, nel senso che appena tirata fuori dal boxer, la bestia è stramazzata, si è sgonfiata su se stessa e non parlo di un profilattico extra large forato da un buontempone operaia o operaio di merda, magari mistica/o suffraggetta degli States; ma vai, stronzo, accompagna, intanto che mi offro a questa doccia da cui calano goccioloni uno ogni secondo, vai invece di rimanere coi pollicioni abbarbicato alla tua ringhiera. Accompagnale queste due bestiole, questi due criceti, nel cortile rugoso di cemento qui in fondo, tanto è recintato da tre metri di filo spinato di plastica verdastra che nemmeno un ramarro, tanto non si scottano per l'esposizione troppo sollecita al sole del primo pomeriggio visto che si è scelto la settimana ultima di giugno, vai e torna, merdaccia di un uomo, e fai presto, torna, non ti fermare ad ogni piano ad osservare se dai luoghi: una stanza proibita di corridoio, dovesse per caso sortire una sottana, un prendisole alla moda.
Dell'ultimo ...ala ndò.
 
 
 
 
 

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