Scritto da © Eleonora Callegari - Gio, 22/10/2015 - 22:36
Cammino tra le morte gialle
il sole rispetta il plumbeo
la città giace
sugli specchi dell'esule pioggia
il dolore sopisce
tra le foglie del tempo.
Stempera la rimembranza
la bianca madreperla
cade lieve una rossa
nel rinnovo autunno
fiamma scevra di calore.
Algida fu quella notte
ma ti sento, in me
che apristi gli occhi alla vita
scorre il tuo mare
vela maestra e piccola iole
l'odissea di una vita
tra morbidi flutti
talvolta tempestosi
calma nel porto sicuro
e collezioni d'albe
folle di tramonti
care sere fanciulle...
La risacca mi porta la tua voce
così lontana...
Un'altra piccola eco
"Mamma..."
E se ne vanno ancora per mano
sulle sabbie dell'immota clessidra
nel tempio memore del cuore.
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