Scritto da © nino vicidomini - Dom, 27/12/2015 - 19:16
S’è fatto immagine stinta il ricordo di ieri
e ha perduto armonia la canzone del vento
che placava sul muro di tufo
il mio effimero sogno di luce.
Ma ai limiti dell’ansia
sempre ritorni Madre.
“ Col sorriso di assenso e non dici parole.”
Mi stupiranno ancora i tuoi silenzi.
Volgevi gli occhi a respirare il cielo
e, avvivato di luce,
a nuovi slanci si riapriva il giorno.
La bella stagione
metteva sui greppi
toni di ginestre
e spandevi altane di lana
che intrisa di sole
cardavi
per rifarne guanciali,
più soffici, ai sacconi di brattee.
E rammendavi orli di pazienza
con refi di pensieri;
…e costruivi ponti di preghiere
che andavano ai confini luccicanti,
oltre i reticolati della vita.
Poi…ad affidargli i sospiri
rivenivi al cielo del sud!..
Madre: straccata,
sull’ assito dei ricordi
c’è la farfalla
che io rincorrevo;
ha le ali screziate
e tangibili tratti di stanchezza.
e ha perduto armonia la canzone del vento
che placava sul muro di tufo
il mio effimero sogno di luce.
Ma ai limiti dell’ansia
sempre ritorni Madre.
“ Col sorriso di assenso e non dici parole.”
Mi stupiranno ancora i tuoi silenzi.
Volgevi gli occhi a respirare il cielo
e, avvivato di luce,
a nuovi slanci si riapriva il giorno.
La bella stagione
metteva sui greppi
toni di ginestre
e spandevi altane di lana
che intrisa di sole
cardavi
per rifarne guanciali,
più soffici, ai sacconi di brattee.
E rammendavi orli di pazienza
con refi di pensieri;
…e costruivi ponti di preghiere
che andavano ai confini luccicanti,
oltre i reticolati della vita.
Poi…ad affidargli i sospiri
rivenivi al cielo del sud!..
Madre: straccata,
sull’ assito dei ricordi
c’è la farfalla
che io rincorrevo;
ha le ali screziate
e tangibili tratti di stanchezza.
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