Scritto da © Eleonora Callegari - Mer, 06/04/2016 - 20:33
Succede sempre
quando il tiepido aprile
ha già sparso lo smeraldo
là nel parco
di passo al viale
allineati
i ciliegi, sacerdoti
dal tronco talare
le braccia aperte
folte di preghiere
in boccio, attendono...
L'aurora cala le sue ali
nella seta del giorno
e tutte le carezza
così nell'aria dorata
esplodono, in battiti di ciglia
i crespati fiori
tinti del rosa mattutino
a mazzi l'offrono i ciliegi
gaudenti nel prodigio
e cammino tra gli ombrelli
colorati in punta di pennello
impressioni di un pittore ebbro
di quel forte color pastello:
risa fanciulle in nugolo.
Sotto il tenero carnicino
mi fermo
come nel grembo
di una madre
che va ormai per altre vie
dove cantano i ciliegi
con rosee voci di cherubini.
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