Scritto da © Nievdinessuno - Lun, 11/04/2016 - 09:16
Atrofizzate al mento preghiere
in cui formiche formano suture
nel tempio che versa con l’acqua sostanze
ne trabocca il rosso, o prigionia
innata religione, se tinta in catene
più solida è della fame che l’ostia tiene nelle ossa.
Qui raccolgono semenza,
carità agli oppressi, rubata
da un’altra spore d’inerzia,
ne sanguina il vino
sull’acino d’uva, incolto
a solo sfiorisce
i grappoli della vita
sui primi zampilli di un’acqua più sacra della croce,
nel nome e nella sete
soltanto digiunano
i nomi flessi tra le colpe,
tra le vesti attingono il buio
sottile appena un centimetro
dal cappio che attorno l’anima
appende la fede, e sul vuoto, invecchia.
in cui formiche formano suture
nel tempio che versa con l’acqua sostanze
ne trabocca il rosso, o prigionia
innata religione, se tinta in catene
più solida è della fame che l’ostia tiene nelle ossa.
Qui raccolgono semenza,
carità agli oppressi, rubata
da un’altra spore d’inerzia,
ne sanguina il vino
sull’acino d’uva, incolto
a solo sfiorisce
i grappoli della vita
sui primi zampilli di un’acqua più sacra della croce,
nel nome e nella sete
soltanto digiunano
i nomi flessi tra le colpe,
tra le vesti attingono il buio
sottile appena un centimetro
dal cappio che attorno l’anima
appende la fede, e sul vuoto, invecchia.
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