Scritto da © Eleonora Callegari - Lun, 30/05/2016 - 20:59
Quando quegli occhi sgrani
rotondi e stupiti
dove si rincorrono praterie
verdi, sogni di caccia
ruggiti, tremano le vibrisse,
nel salotto ti vedo represso
trascinare la fiera pelliccia
di savana percorsa dal vento
mendicare questo cibo strano
senz'ali nè coda...
e gli artigli che scappano
a volte inopportuni
sulla mia mano
- retaggio di ferocia -
nella sgradita carezza
che brami nelle fusa.
Quegli occhi... braci
unico indizio nel buio
che ami più del giorno
agguati delle tue pupille
feritoie di torri
inespugnabili dalla ragione
che si scontra col mistero
dei tuoi "pensieri".
Non conosce nascondiglio d'erba
il tuo passo felpato
e finisce sui molli cuscini
tigre rossa diventa gatto.
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