Strenua radice

Questa luce tersa il suo riflesso intenso

in quest'autunno clemente mi rifulge sugli occhi

e accende nuova vitalità.

 

Riflessi ocra e rossi delle foglie incendiate

degli alberi dei corsi delle città

sanguinanti scintille in flessuose movenze

d'incauta bellezza nelle spire del sole

che indugia nella stagione indulgente.

 

Attendo te che ti rifugi nella gloria dell'esilio

a risvegliare lo sguardo muto delle cose

immerso nella tua contemplazione intrinseca

di nuovo sapere e a disvelare nuove icone.

 

Finisterre ti ha rapito, tanto sei lontano:

hai costruito scientemente

un muro invalicabile che veste i nostri giorni scuciti.

 

Sei solco, sei terra

che aspetta di essere fecondata

anche se ora il nostro tempo non infiora.

 

Sappi che io aspetto te: come strenua radice!