La tisana al finocchio fa schifo. | Post comici, demenziali, ludicomaniacali | Marco valdo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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La tisana al finocchio fa schifo.

Da quando non era più lui, lei non era più la stessa e l'altra che gli si parava di fronte, diceva al lui che era
“sembri cambiato, ma non ti cambierei con nessuno”
l'imbarazzo prese a tormentalo, stava tradendo se stesso, lei, l'altra, l'amante di lei, doveva ritrovarsi, dirsi che così non poteva andare avanti, l'ombra dei fantasmi di ciò che era stato si frammischiavano con il presente, quello che era stato pretendeva il posto che era adesso il suo, quello che era adesso non si riconosceva completamente, lui aveva mantenuto qualche vezzo e qualche vizio di ciò che era stato.
Adesso lui parlava alla lei che era stata, gli diceva
“torna”
la nuova lei rispondeva
“sono qua”
lui che era stato interveniva
“sono io che me ne sono andato”
la lei che era stata si destava al ricordo
“no sei sempre lo stesso”
lui interrompeva tutti gridando
“BASTA! RIVOGLIO LA MIA VITA”
la lei che era rispondeva
“è qui, dove è sempre stata, è la mia che è cambiata”
Lui adesso taceva, cercava un modo per venirne fuori, in tanto il lui che era stato pretendeva i suoi vizi e i suoi vezzi, ma il lui che era li aveva tramutati in sobrietà e virtù, lui voleva fumarsi una sigaretta con il lui che era stato, spiegargli perché era cambiato, ma il lui che era gli aveva nascosto il pacchetto, dove c'erano sempre state le sigarette adesso c'era una tisana al finocchio, il lui che era stato s'immalinconì.
La lei che era intanto sgombrava quello che era stato il presente del lui che era stato, il lui che era teneva il sacco nero, lui si doleva nel guardare dei pezzi vivi che si staccavano dal suo essere e finivano nel buio del sacco, il lui che era stato, si era trincerato nello studio e nascondeva i rimasugli di una vita, aveva trovato dove il lui che era aveva nascosto le sigarette e fumando come un turco nascondeva vezzi negli angoli che il lui che era ancora non conosceva, guarda fuori dalla finestra e nella veranda vede la lei che era stata, apre la finestra, la lei che era stata la scavalca in un salto, si amano un'ultima volta.
Lui non è più lui, il lui che è non si riconosce e non riconosce la lei che è diventata la lei che è stata, beve un sorso di tisana al finocchio e storce la bocca.

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