i lacci delle scarpe sono troppo in basso. | Post comici, demenziali, ludicomaniacali | Marco valdo | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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i lacci delle scarpe sono troppo in basso.

Quando perdi l'elastichità del corpo, ti viene la mentalità risparmiatrice, arpagoni gli atti e poi li anagrammi, fin quando non trovi la soluzione, insomma diventi avaro, regali solo più, a mo di riflettente di allodole, inutili parole sbaglianti, che somignano a quacche cosa, come le oche del capodoglio, che stornazzano per il fatto loro, ma sembra che chiamano alla guerra, per non muovere le dita di una legatura di scarpa, allunghi la distanza dei centimetri e ti fai regalare i mocassini, con l'infilascarpe, ti accorci la stenditura delle vertebre, per non allungare i bracci.
Poi ti viene la gruccia del pensiero, che anche lui diventa gomma dura e si ostina nel peccato del capitale e allora togli le sotto strutture, che fanno appesantire i risparmi di piegature delle schiene, diviene da allora un unico piatto greco, un insalatona di lai e mai, ma più, l'addizione però ti innervosisce, che bisogna caso mai meno, come un ladrunciolo devi entrare nelle azioni e sottrarle per il proprio interesse, come i giachecisei, il popolo col basco appoggiato vicino a tutto il resto, poi spostatosi sulle rive del Dnepr, si capisce che erano loro per il risparmio di vocali e per via del colbacco che è il basco con troppo ammorbidente.
Cominci a cantare i canti blue, perché ti viene evitata la presenza, come al volatile del cugino del giaguaro, che per colpa della brutta piega, non riusciva null'altro che grattasi comodo le ginocchie e fare le morali di Leoncavallo, quello che aveva i capelli come Branduardi e i nitriti di calcio agli stinchi, anche lui avaro di insignificanza, ma pago, delle minime variazioni dell'onda lunga, del già successo, che faceva ridere della sua eventuale morte l'adorata metà, sempre per via del risparmio.
Ma chi si ferma è in ritardo, come dice il meno famoso dell'altro detto, per ciò si inventano i collaboratori, che meno male ci sono, ma sebbene meno anche loro male, infatti ci sono i sotto posti, che sono comodi per tutti movimenti da piegature, così si può irrigidirsi su una posizione e dirlo al collaboratore, che fa raccogliere la matita caduta al sotto posto, che se non serve per altro, lo usi come poggiatoio, per i talloni dei piedi, per i bicchieri dell'aperitivo e per il portatile dove scrivere le perse di posizione, l'allungamento delle distanze, la breve prospettiva delle cose che sembrano lontane, ma invece sono veramente piccole e per questo, ti viene il braccino corto.
Tutto questo per dire che bisogna fare streccing, come facevano nel medio evo, che dopo la seduta ti grattavi gli alluci da in piedi e avevi voglia a dirci basta, ti facevano diventare Brunetta, una biondona svedese.

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