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Scritto da © ferdinandocelinio - Mer, 21/03/2018 - 18:15
La mia mascolinità si annulla
quando sento le contrazioni da poesia
nel mio utero di uomo.
Tutti gli esseri percettivi hanno
un femminile molto accentuato.
Se sento tanto, soffro tanto.
Così il mio scrivere è donna.
È in fondo un passepartout immaginifico
che tenta di arrivare
verso la bellezza cruda della pura percezione.
Non sono sicuro sia un bene per me,
perché scrivere mi rende nudo e vulnerabile.
No. La mia poesia non è donna.
La mia poesia è una ragazzina del liceo
e forse è da sprovveduti mettere a repentaglio
la parte più intima e fragile che ho.
Ma che volete fare, tutte le cose belle
sono anche fragili
e poi ho grossi buchi di linguaggio
quando dialogo col mio cervello.
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