fusione

non siamo mai in ritardo

ma la solitudine ci tiene confinati in un tempo

gli alberi del Corso Cavour si lamentano

per essere l'uno in un'aiuola diversa dall'altro

e io vorrei avere braccia lunghissime

per poterne abbracciare le chiome

e per un attimo sentirmi in compagnia di qualcuno

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e se i silenzi imparassero a rispettare

il testamento del buio!

tutte le parole della storia

hanno un filo comune

 

un braccio teso verso la porta accostata

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vorrei fuggire dalla pigrizia del corpo

e dare un bacio all'universo intero

ma gli scarponi mi dicono "sendi...scendi..."

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basta sistemare le foglie al punto di partenza

e rispondere "ci sono" alla domanda

"vuoi fare un ballo con me?"

poi tutto segue il ritmo delle radici

le stelle ribelli organizzano feste verticali

e noi siederemo bocca a bocca

con l'ardore degli adolescenti