Scritto da © Anna Cervone - Mer, 20/02/2019 - 18:56
Di un agile profumo
il biancospin di neve
la terra rallegrò
tra i mirti e sugli allori.
il biancospin di neve
la terra rallegrò
tra i mirti e sugli allori.
Tra le rugiade d' oro
Proserpina coglieva
i sogni già consunti
d' amore e di viole.
Proserpina coglieva
i sogni già consunti
d' amore e di viole.
In nuda trasparenza
andava fresca e aerea
tra l' acque chete e chiare
delle celesti conche,
andava fresca e aerea
tra l' acque chete e chiare
delle celesti conche,
tra i rami ed i germogli
delle ginestre in fiore,
tra i pallidi asfodeli
e le ombre cupe dei boschi.
delle ginestre in fiore,
tra i pallidi asfodeli
e le ombre cupe dei boschi.
S' aprì trepidamente
la primula di marzo,
schiudeva al sol d' aprile
la vita che non pesa,
la primula di marzo,
schiudeva al sol d' aprile
la vita che non pesa,
fiorì un inganno lieve
di effimere farfalle,
fiorì che era di maggio
tra il canto delle piogge,
di effimere farfalle,
fiorì che era di maggio
tra il canto delle piogge,
piacer di bocche vive
sembrarono tacere ,
in un istante d' oro ,
il ciclo del dolore.
sembrarono tacere ,
in un istante d' oro ,
il ciclo del dolore.
Era la primavera,
calice di candore,
come l' infanzia ignara
di questo mondo vano.
calice di candore,
come l' infanzia ignara
di questo mondo vano.
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- Blog di Anna Cervone
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