Scritto da © Ezio Falcomer - Mer, 01/05/2019 - 11:59
E poi raccoglimi,
nelle pieghe del tempo,
sul letto del grande fiume,
nella cesta di me neonato.
Fammi passare il muro
degli uccelli vagabondi,
del gemito d'amore dei fiori fradici
e pressati.
Raccogli tutta quanta la mia paura.
Stai accanto a me, magari per sempre,
dove il sempre si parifica all'istante,
dove il bacio e la carezza
sbiadiscono la solitudine,
anche solo per finta, per gioco.
nelle pieghe del tempo,
sul letto del grande fiume,
nella cesta di me neonato.
Fammi passare il muro
degli uccelli vagabondi,
del gemito d'amore dei fiori fradici
e pressati.
Raccogli tutta quanta la mia paura.
Stai accanto a me, magari per sempre,
dove il sempre si parifica all'istante,
dove il bacio e la carezza
sbiadiscono la solitudine,
anche solo per finta, per gioco.
»
- Blog di Ezio Falcomer
- 870 letture