Notizie dall’Ombra - intarsio poetico | Manuela Verbasi

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Notizie dall’Ombra - intarsio poetico

La non luce, la voce di altre oscure entità dell’altrove o della psiche profonda, il segno della morte, o dei defunti, l’assenza d’anima, la pienezza del male, il venire meno dell’energia della vita, l’oscura forza distruttiva o autodistruttiva, centripeta. L’Ombra assume valenze che investono tutta una serie di stati emozionali e di esperienze umane legate al dolore, in tutte le sue forme. Nelle liriche della presente Corale, intarsiata dai versi in corsivo di Verlaine, gli Autori hanno sviluppato tutto un mondo di soluzioni artistiche in cui esprimere il loro sentire quella che per comodità definiamo come “ombra”: la depressione, l'autodistruzione, il mal di vivere, lo spleen, la melancholia, la tristezza, il dolore… Il dolore in tutte le sue forme è una regione da attraversare, fatalmente, per perdersi, fino a uccidersi; o per rinascere, superare la prova, far rifiorire la vita.
 
 
 
 
Laissons-nous persuader
Au souffle berceur et doux,

Qui vient à tes pieds rider
Les ondes de gazon roux.
 
 
[1]
Malessere d'amarezza un labirinto di negazioni
nel bicchiere anestetizzato, un vuoto all'infinito
sciolto il sorriso, viziato in salate atmosfere 
e un cuore pallido da appendere altrove.
Tedio di solo silenzio, trito sentire del perdersi
nel distacco dal niente il desiderio di un volo.
 
 
J'allais par des chemins perfides,
Douloureusement incertain.
 
Vos chères mains furent mes guides.
Luisait un faible espoir d'aurore;
 
 
[2]
Alberga nel limbo irridente
di antichi inculcati timori
mi  involve mi avvolge
mi stressa mi squassa
mi artiglia e mi affonda
nei miasmi ancestrali
di imposti divieti.
 
 
Les sanglots longs
Des violons
De l'automne
 
Blessent mon cœur
D'une langueur monotone
 
 
[3]
 
Una fitta feroce
come morso di falena
e le piume cadute al vento
a spogliare il dolore.
Bracciate deboli
e urla senza voce
pensieri sovrapposti
a lunghe attese.
 
 
 
[4]
Liberi tormenti
rami secchi..senza linfa,
luci spente
come nebbia in paradiso.
Nidi addormentati
su fragili impalcature
in attesa della primavera.
 
 
En face de ce que l'on ose
Il nous siérait, sur toute chose
 
 
 
 
[5]
Aspettiamo finiscano lo scempio
poi vedremo
 
 
 
Arrière aussi les poings crispés et la colère
À propos des méchants et des sots rencontrés;
Arrière la rancune abominable! arrière
L'oubli qu'on cherche en des breuvages exécrés
 
 
[6]
Necromalia dagli artigli di nebbia
mangia viscere lenta,
non esserci e sentirsi piombo,
incesto con sorella nera,
male atroce del sentirsi esistere,
come un subire
Satana incubus che ti possiede
succubus, ti asfissia.
E la mattina è un urlo di silenzio
verso un aria densa di stupido pulito.
Perché resistere
al bacio dell'immobilità?
L'agire stringe il cappio,
l'attesa è in un tempo senza futuro.
Oh schiacciare quel pulsante
e spegnersi:
la coscienza che si sfalda in mille atomi
centrifughi verso l'ignoto e misericordioso
nulla.
 
 
 
Tout suffocant
Et blême, quand
 
Sonne l'heure,
Je me souviens
 
Des jours anciens
Et je pleure
 
 
[7]
Voglio
non volere
non volare
voglio
un buio per difendermi
da me
una cicatrice uno sparo
al centro del petto
 
 
 
Nous serons
 
N’est-ce pas ? en dépit des sots et des méchants
Qui ne manqueront pas d’envier notre joie,
Nous serons fiers parfois et toujours indulgents.
 
N’est-ce pas ? nous irons, gais et lents, dans la voie
Modeste que nous montre en souriant l’Espoir,
Peu soucieux qu’on nous ignore ou qu’on nous voie.
 
 
[8]
Il dolore
è un urlo silenzioso
che s'aggira nell'anima
è l'amore ritorto
il ricordo perduto
nel cuore è il suo pianto
l'urlo che tace.
 
 
Isolés dans l’amour ainsi qu’en un bois noir,
Nos deux coeurs, exhalant leur tendresse paisible,
 
Seront deux rossignols qui chantent dans le soir.
Quant au Monde, qu’il soit envers nous irascible
 
Ou doux, que nous feront ses gestes ? Il peut bien,

S’il veut, nous caresser ou nous prendre pour cible

 

 
[9]
Gocce di sangue
versate dal cuore
son le pene d'amore
tristezza fiorita
nei giorni migliori
di un sorriso bugiardo
di un bacio di spine
dal sapore di rose.
 
Votre regard fut le matin.
Si pâle à l'horizon lointain
 
[10]
É rimasto con me
il profumo di morte
è impresso nel cuore
nel vuoto discender con lei
tra corone di fiori
l'intenso profumo
non più allieta la vita
il mio passo è di morte
una manciata di terra
buttata sul cuore
a divider per sempre
la vita e la morte.
 
 
 
Unis par le plus fort et le plus cher lien,
Et d’ailleurs, possédant l’armure adamantine,
Nous sourirons à tous et n’aurons peur de rien.
 
Sans nous préoccuper de ce que nous destine
Le Sort, nous marcherons pourtant du même pas,
Et la main dans la main, avec l’âme enfantine
De ceux qui s’aiment saris mélange, n’est-ce pas? 
 
 
 
[11]
Ti ho vista spenta nel cuore
dispersa
nel buio della mente
assente al richiamo di noi
senza il tuo sorriso
vagar tra le parole perdute
ricordi sbiaditi
nel lento morir
nell'amore sbagliato.
 
 
Ne suppute plus les istants,
Mon âme, encore un peu de temps.
 
J’ai lu les paroles amères
Et banni les sombres chimères..
 
 
[12]
Feroce il dissenso
genera sofferenza
lasciando poi muto
di ogni preghiera
il rosario sgranato
nei giorni del tempo
che rotolano via
come perle rosate
di collana spezzata.
 
 
Et je m'en vais
Au vent mauvais
 
Qui m'emporte
Deçà, delà,
 
Pareil à la
Feuille morte.
 
 
 
[13]
Una voce nel cuore
prega e chiama il silenzio
a posar nella pietà d'amare
il velo del riposo
sul corpo
che ora appartiene
ai cieli sognati
nella sepoltura
dei suoi paradisi
che non conosciamo.
 
Fondons nos âmes, nos cœurs
Et nos sens extasiés,
 
Parmi les vagues langueurs
Des pins et des arbousiers. 
 
 
[14]
...e saran di roccia
i tuoi sorrisi
maschere di gesso
appannati dal vetro.
Un vecchio abbraccio
legato alle mie mani
a scorrere "passato"
in cerca di me.
 
Les roses comme avant palpitent ; comme avant,
Les grands lys orgueilleux se balancent au vent,
Chaque alouette qui va et vient m’est connue.
 
 
[15]
randagi e rabbiosi
gl'insoluti dento
i fiumi spostati di un metro
lattea la via
scoppiate luci in alto
un lampeggiare di disgusto
l'odore della resa
 
 
 
(La lune plaquait ses teintes de zinc
par angles obtus.
 
Des bouts de fume en forme de cinq
sortaient drus et noirs des hauts toits pointus.
Le ciel était gris, la bise pleurait
ainsi qu’un basson.
 
Au loin un matou frileux et discret
miaulait d’etrange et grele facon.).
 
 
 
[16]
Trancia le vene
questa lama di dolore
questo fluire torbido di pensiero
curaro che avvelena e non uccide
perenne viaggio di muti passi
insonnia nera di notte infinita
finiscimi se devi
finiscimi se puoi
finiscimi se vuoi.
 
Lasse de vivre, ayant peur de mourir, pareille
Au brick perdu jouet du flux et reflux,
Mon âme pour d'affreux naufrages appareille.
 
 
[17]
E s'impossessò di me
come una furia
travolgente
come il Simun
nel deserto

E squassò
l'anima mia
rivoltandola
come un calzino
chiudendo al vento
i boccaporti
dello Spirito

Maledizione atavica
Febbre gelata
di rapace Follia
famelica e cieca

 

Sprofondai
in una danza senza fine
tragica danza aliena
che vibrava nelle mie ossa
tremanti
come le corde d'un violino
pizzicate dal diavolo

Correvo la mia corsa
su un perenne tappeto mobile
inarrestabilmente veloce
Fermo, io, in un sol punto .
Fremente
Stralunato
Raggelato


Piangevano le stelle
disciogliendo sul mio capo
freddo e desolato argento
 
 
Les fleurs des eaux referment leurs corolles;
Des peupliers profilent aux lointains,
Droits et serrés, leur spectres incertains;
Vers les buissons errent les lucioles;
 
[18]
Tristezza... morsa che opprime,
mentre tutto perde colore
il pensiero prepotente
si insinua dentro
oggi non ho lacrime
la tua assenza è 
un macigno che schiaccia
in silenzio mi rifugio
nel dolore,
chiudo la porta al mondo
voglio vivere e svanire
nella carezza d'un pugno
che si serra... nell'oblio
 
 
Tant le zéphir souffle, moqueur,
Dispersant l’aphrodisiaque
Effluve, en sorte que le cœur

Chôme et que même l’esprit vaque

 
 
[19]
 Urlo

seduto davanti ad un bianco alienante
guardo lettere come simboli a me sconosciuti
che dita ritrose rifiutano nei gesti consueti
invano motivate da una stanca volontà
 
l’anima ormai svuotata da ogni ricordo
in un angolo mucchietti di parole inespresse
giacciono accartocciate, dimenticate appaiono
come oscene ferite che lacerano il bianco
 

neanche la luna può ormai raccontarmi
rifugge la mia anima il contatto delle stelle
il bianco riflette come specchio la mia angoscia
seduto in attesa di un altro me stesso

urlo il mio silenzio
 
Je ris de l’Art, je ris de l’Homme aussi, des chants,
Des vers, des temples grecs et des tours en spirales
Qu’étirent dans le Ciel vide les cathédrales,
Et je vois du même œil les bons et les méchants.
 
 
[20]
E ripresero
a Brancolare.
Come
se nel Buio
neppure un Bagliore
fosse rimasto.
 
 
 
 
 
 
[21]
Trascorriamo il Tempo
in celle d'Ombra
sfere di Nebbia.

Ci scambiamo baci
strappandoli al Tempo
prigione di cristallo
baciata dal Sole.
 
 
L'âme, dans cet Éden, boit à flots l'idéal,.
Torrent splendide,.
Qui tombe des hauts lieux et roule son cristal.
Sans une ride.
 
 
[22]
son come trame lugubri
quelle discinte catene
che abbracciamo
nei silenzi sfioriti
di notti adunche,
tra obbrobri felini
e specchi impauriti,
e mentre divincola
anche il buio,
smarriamo i
il tempo e
il presente è
zattera
senza appiglio
 
 
Cette vallée est triste et grise : un froid brouillard
pèse sur elle;
l'horizon est ridé comme un front de vieillard;
oiseau, gazelle,
prêtez-moi votre vol; éclair, emporte-moi!
 
 
[23]
Testa che scoppia,
rotore dell'essere riluttante avrò per cena,
ma tu non ci sarai.
Perché?
Gonfio quanto una vescica che sta per esplodere,
alcun ritegno ci sarà a salvarmi,
nessun farmaco potrà recidere il legame,
solo tenebra a coprire i miei occhi piscina...
Solo allora potrò sorridere senza crucciarmi
e rilassarmi con te che sei sempre dentro me.
 

Parole come ventose si stracciano sul seno
di una donna che fu linfa per pulsioni.
Termina.
E ascolta ciò che il mondo ti dice.
Vana speranza s'appoggia su iridi fraudolente
e con la sapienza dei segni vivrò attraverso loro...
 
 
Telle qu’un moissonneur, dont l’aveugle faucille
abat le frais bleuet, comme le dur chardon,
telle qu’un plomb cruel qui, dans sa course, brille,
siffle, et, fendant les airs, vous frappe sans pardon
 
 
[24] 
Avulsa dai sogni
di magiche vie
cercando fra i sassi
le stelle comete
mancando per sempre
ad ogni progetto
tra nero e grigioscuro
solo guardando
l'ombra che segue.
 
 
 
Mes yeux exilés de la voir
De par un douloureux devoir

 

Mon oreille avide d'entendre
Les notes d'or de sa voix tendre
 
[25]
Sola.
La mia ombra.
Senza volto senza voce
nulla nel nulla
e s'annulla.
La mia ombra.
Qui
adesso
nella notte
nella tomba
sulla sponda.
 
Dans le vieux parc solitaire et glacé
Deux formes ont tout à l'heure passé.

 

Leurs yeux sont morts et leurs lèvres sont molles,
Et l'on entend à peine leurs paroles.
 
[26]
Ho incatenato
nel lutto della morte
la mia anima d'amore
nella tristezza
ho lasciato che la malinconia
dipingesse i miei giorni
di solitudine
solo il sorriso
mi maschera il dolore
 
Les roses étaient toutes rouges,
Et les lierres étaient tout noirs.

 

Chère, pour peu que tu te bouges,
Renaissent tous mes désespoirs.

 
 
e dalle ferite del mio vivere
disperdo ogni mia luce
come guida d'amore
verso chi perde
nelle debolezze della vita
 

Le ciel était trop bleu, trop tendre
La mer trop verte et l'air trop doux.

Je crains toujours,- ce qu'est d'attendre!
Quelque fuite atroce de vous.

 
la gioia d'amare
a chi volge lo sguardo
alla mia anima
lascio la porta aperta
c'è tanta luce
per vedere dopo la morte
la verità della vita
 
Du houx à la feuille vernie
Et du luisant buis je suis las,
 
Et de la campagne infinie
Et de tout ...
 
[27]
 
Ho aperto la porta della mia vita
e sono andato via
in questo triste si
il nulla è tutto mio
 ormai lontano
dal mio passato
sono cenere nel vento
libertà che vola
dove mi porterà
questa mia verità
che mi condanna
nel vivere di nuovo
davanti ad un giudizio
che io non merito
se prima del nulla io non ero
chi sono io se nel nulla ora vivo.
 
 
Ils luisent bleus parmi le fard et les onguents,
Cependant que la tête et le buste, élégants,
Se balancent sur l'arc paradoxal des jambes.
 
 
[28]
 
Dei miei cieli
tu non sai
e di quelle piogge 
che mi vestono fredde
le malinconie 
all'anima assorta
di quei cristalli scheggiati
incisi agli sguardi spersi 
a straziarmi
 
L'Océan sonore
Palpite sous l'œil
De la lune en deuil
Et palpite encore,
 
nell'albe nebbiose di irraggiungibili destini
di quella folgore che arde le carni
alle mie notti nere 
tu non sai
di quando
vago nuda tra le brume dei silenzi
e mi sventro
e m'incateno
alle croci degli ulivi
e i palmi mi trafiggo con i chiodi 
di colpe mai commesse.
 
Va, vient, luit et clame,
Et qu'au firmament,
Où l'ouragan erre,
Rugit le tonnerre
Formidablement.
 
 
[29]
Nereide esiliata
a neve disciolta
a scorta di sole
procedere attenta
contando ogni passo   
impresse le orme
su scogli lontani.
la schiena bagnata
da incerto sudore.
 
-Ah! les beaux jours de bonheur indicible
Où nous joignions nos bouches! -C'est possible.

Qu'il était bleu, le ciel, et grand l'espoir!
-L'espoir a fui, vaincu, vers le ciel noir.
 
 
[30]
Due dita a scavarmi di dentro

crudeli
per piangere al muro
che non narra più storie.

 
Telle l’affreuse mort sur un dragon se montre,
Passant comme un tonnerre au milieu des humains,
Renversant, foudroyant tout ce qu’elle rencontre
Et tenant une faulx dans ses livides mains.
 
[31]
Si sono ammalate le nuvole
questa mattina.
Quando ho mai avuto
mammelle ridenti cui attingere?
Quando
mani di padre benedicenti?
Chi sono, che sono, che devo essere?
 
Les nuages coureurs aux caprices mouvants
Sont la poudre des pieds de ces spectres rapaces
Et la foudre hurlant à travers les espaces
N’est qu’un écho lointain de leurs durs olifants.

In naufraghe soltitudini di strazi
di attimo in attimo,
una vita:
faville accecanti, talora,
per strisciare
di poi sempre
sui bordi di un precipizio infinito.
 
Seule, en son nid, pleure la tourterelle.
Las, je suis seul et je pleure comme elle.
 
L'aube, au matin ressuscite les fleurs,
Et votre vue apaise les douleurs.
 
 
 
[32]
carezzavo contorni sbiaditi
di mura morenti,
scrostate
al punto
da parermi specchi
in cui mi vedevo,
le rughe malate di nostalgia
dei piani lisci,
le mani che carezzavano calore,
e il mondo buono e pedante dei bei tempi,
oltre i fiati antichi
non andremo più,
se non per abbandonarci di malattia
e malinconia
 
Vaincus, mais non domptés, exilés, mais vivants,
Et malgré les édits de l’Homme et ses menaces,
n’ont point abdiqué, crispant leurs mains tenaces
Sur des tronçons de sceptre, et rôdent dans les vents.
 
 
[33]
con il terzo, segno di vie i percorsi
gli ovali verdi d'in su la coda 
segatura è ciò che resta di un legno
mangiato dentro e abbandonato
 
Oh! c’est bien là ton heure et ta saison, poète
Au cœur vide d’illusions,
Et que rongent les dents de rats des passions,
Quel bon miroir, et quelle fête!
 
 
[34]
 Dalla mia sedia la finestra è a cenere
 
La sguardo dall'interno.
No, la depressione non è
una cosa mia, tanto meno ciò che può seguirne
Il meno sotto
 
La cosa, l'etino
rotta quella volta
 
Que d'autres, des pédants, des niais ou des fous,
Admirent le printemps et l'aube,
Ces deux pucelles-là, plus roses que leur robe ;

Moi, je t'aime, âpre automne, et te préfère à tous
Les minois d'innocentes, d'anges,
Courtisane cruelle aux prunelles étranges
 
 
[35]
Se guardo indietro
vorrei non avere occhi
perché quel che vedrei
testimonia contro me.
Una nebbia come indifferenza
sarebbe un toccasana per quell'ignavia
che mi accompagnava
nel tentativo di immaginarmi altrove.
Sogno di relegare
in un oblio tombale, quel tempo
che vorrei non fosse mai esistito.
Un oblio che m'avvolgesse tutto
m'assolvesse e, in fondo, mi perdonasse.
Poiché ci vuole molto coraggio
a reggere il peso della propria debolezza.
 
 

A vous ces vers de par la grâce consolante
De vos grands yeux où rit et pleure un rêve doux,
De par votre âme pure et toute bonne, à vous
Ces vers du fond de ma détresse violente.

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Poeti:

[in corsivo] Paul Verlaine
[1][7][15] Manuela Verbasi
[2][12][24][29] Sara Cristofori
[3][4][14] Raggiodiluna
[5][33] Donatella Alisei
[6][30][31]Ezio Falcomer
[8][9][10][11][13][26][27]luccardin
[16][25][28] Stefania Stravato
[17][20][21] Mario Calzolaro
[18] SempreGio
[19] Franco Pucci
[22][32]Mariagrazia Tumbarello
[23]blinkeye62
[34]taglioavvenuto
[34]Bruno

di Paul Verlaine

in corsivo, versi tratti da:
Poichè l'alba si accende - Noi saremo -  La dura prova- Camminavo su sentieri infidi- Canzone d'autunno - In sordina -/ IIIº Dopo tre anni - VIIº A una donna - VIIIº L'angoscia da Melancholia -/ Iº Schizzo parigino da Acqueforti -/ VIº L'ora del pastore da Paesaggi tristi-/Pattinando- L'Angoisse-/La morte da Primi versi-/Aspirazione Ali! Ali!-/La dura prova-/Colloquio sentimentale/- Marina/- Il clown/ - Spleen/-Colloquio sentimentale/- Inezie-/Una sera d'ottobre-/Gli dei/Primi versi

 
Musica: The Pianist - Chopin, Szpilman & Horowitz (qui)
 
 
 
ringrazio Sara Cristofori per aver cercato i testi originali di P. Verlaine da me inseriti in italiano ed Ezio Falcomer per l'introduzione, i poeti che hanno partecipato.
 
 
 
 

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