Scritto da © Manuela Verbasi - Ven, 04/12/2009 - 12:35
E’ come un incanto di note
questo tuo risveglio al sole.
questo tuo risveglio al sole.
Immacolata Cassalia
Il mio cielo
E’ come il mare
dentro un bicchiere
si muovono le onde
del mio andare.
Mi sveglio ogni giorno
fra le costole della notte
sembra una finestra esposta
sul mare della vita.
Odo il solfeggiare del vento
il volo dei gabbiani
il respiro delle foglie
la radice del giorno
il frutto selvatico
nato nel cielo di settembre
d’un giorno in cui la vergine
si spogliava.
dentro un bicchiere
si muovono le onde
del mio andare.
Mi sveglio ogni giorno
fra le costole della notte
sembra una finestra esposta
sul mare della vita.
Odo il solfeggiare del vento
il volo dei gabbiani
il respiro delle foglie
la radice del giorno
il frutto selvatico
nato nel cielo di settembre
d’un giorno in cui la vergine
si spogliava.
©ittoilg
Barocco
Vivere nella convinzione
che non esistano abissi
che la rosa dei venti
sia una rosa inventata
che non esistano abissi
che la rosa dei venti
sia una rosa inventata
appena da un inglese
da una polla sgorghi
che l'infinità
sia finita
dalla bocca
il Sole degli equinozi
che la nube laggiù
sia soltanto
un mandorlo in fiore
ciglia socchiuse
sull'orizzonte
della morte apparente
©taglioavvenuto
Un allegra tristezza
Non è vero che racconto tristezza
sapeste come rido sguaiato
dentro di me, eppure lo pensate
non si vede, perché sto mentendo
ma rido, credetemi, sono allegro
sorrido e inghiotto lacrime amare
così con gli occhi velati io scrivo
di me, di una allegra tristezza
che mi fa ridere a furia di piangere
sapeste come rido sguaiato
dentro di me, eppure lo pensate
non si vede, perché sto mentendo
ma rido, credetemi, sono allegro
sorrido e inghiotto lacrime amare
così con gli occhi velati io scrivo
di me, di una allegra tristezza
che mi fa ridere a furia di piangere
©essiamonoi
Sonno
Sonno
Un vento umido e fresco
percuote l'alba e il prato
lastricato d'erba
che si estende dinanzi a me, e trasalgo,
con l'immagine tua, sempre nel cuore.
Percorro, margini sfocati di non detto
avvertendo tepori di carezze mancate,
immersa in un buio che non scolora,
che si insinua tra gli alberi
tra i miei rami, abbandonati, inerti lungo i fianchi
e pensieri come fiori assopiti,
sommovendo profumi di terra e di attese,
di un sonno sprofondato
in altri sonni senza tempo.
Un vento umido e fresco
percuote l'alba e il prato
lastricato d'erba
che si estende dinanzi a me, e trasalgo,
con l'immagine tua, sempre nel cuore.
Percorro, margini sfocati di non detto
avvertendo tepori di carezze mancate,
immersa in un buio che non scolora,
che si insinua tra gli alberi
tra i miei rami, abbandonati, inerti lungo i fianchi
e pensieri come fiori assopiti,
sommovendo profumi di terra e di attese,
di un sonno sprofondato
in altri sonni senza tempo.
©ventidiguerra
Dimmi
Dimmi
come s'esplica
la metrica del cuore
come s'esplica
la metrica del cuore
quieto l'ignoto
si riversa
nel fertile terreno
del segreto
germogliando parole
ed ecco
che fiorisce
la poesia
©lalullaby
...sani l’insolita allegria
strisciando tra le griglie semichiuse
del desiderio.
strisciando tra le griglie semichiuse
del desiderio.
Immacolata Cassalia
Tempo
Si ferma tra le Tue dita
Il lento ticchettio
del Senso ardente in me.
Vaghi
Tra le mie lande acquose,
cogliendo nel fondo
l'empio furore
della mia laida anima,
che dall'Inferno interno
T'appartiene
e giace.
Il lento ticchettio
del Senso ardente in me.
Vaghi
Tra le mie lande acquose,
cogliendo nel fondo
l'empio furore
della mia laida anima,
che dall'Inferno interno
T'appartiene
e giace.
©lucciolaviola
Granelli biondi
Giacenze di pensieri
mai espressi,
desideri non esauditi,
dubbi rimasti,
problemi irrisolti,
orgasmi fasulli,
tante bugie.
Minuti andati, persi
come il tempo che senza remore
fugge via.
mai espressi,
desideri non esauditi,
dubbi rimasti,
problemi irrisolti,
orgasmi fasulli,
tante bugie.
Minuti andati, persi
come il tempo che senza remore
fugge via.
©ladybea48
Isola di polvere
Pochi fan caso a quell'isola di medioevo
Nel quartiere nuovissimo, circondata dal cemento.
Ma qui un tempo non era città
Erano acquitrini
D'estate la terra s'asciugava
Si spaccava
Diveniva polvere sotto i calzari dei frati
Umiliati e grigi come alieni.
Si dice che tra le torri d'avvistamento
Sorgesse questa chiesa già nell' "anno millenno"
E mille anni di polvere soffiano ancora
Contro la pietra
Ed eoni di sole
Sul viso dei passanti.
Pochi fan caso ad un'isola di polvere.
Le monache morivano di "fiero accidente,
polmonite fulminante e
mal di petto fierissimo".
Le fanciulle di buona famiglia
E di modesta passavano obbligate.
Tutto diventa polvere e poi
Qualcos'altro.
Nel quartiere nuovissimo, circondata dal cemento.
Ma qui un tempo non era città
Erano acquitrini
D'estate la terra s'asciugava
Si spaccava
Diveniva polvere sotto i calzari dei frati
Umiliati e grigi come alieni.
Si dice che tra le torri d'avvistamento
Sorgesse questa chiesa già nell' "anno millenno"
E mille anni di polvere soffiano ancora
Contro la pietra
Ed eoni di sole
Sul viso dei passanti.
Pochi fan caso ad un'isola di polvere.
Le monache morivano di "fiero accidente,
polmonite fulminante e
mal di petto fierissimo".
Le fanciulle di buona famiglia
E di modesta passavano obbligate.
Tutto diventa polvere e poi
Qualcos'altro.
Firenze, Chiesa di San Donato in Polverosa, 30 fruttidoro dell'anno CCXVII - Giorno della Virtù dell'anno CCXVII
©massimoacciai
Ad un poeta
Poeta,uomo di pace,
Poeta, uomo di pace,
fanciullo occhi- ridenti.
Poeta, uomo di pace,
fanciullo occhi- ridenti.
Ti regalo la mia piccola voce,
gorgogliante d’erba,
tremante di paura, azzurra di pensieri
che te ne cinga il capo,
bianco e solenne,
come di un gelsomino
©Danila Corlando
I rami dei ricordi
Come candeline marcite diremmo: c'è dell'altra torta nel frigo,
altre voglie messe qui da parte.
Quanto ci è caro! lontananze serene, e rituali, suona il senso dell'ora, e disperde
l'angoscia dell'attimo. Verremmo anche noi; quel raggio di sole. Dicono sempre:
Lo zampognaro suona, suona sui rami dei ricordi.
altre voglie messe qui da parte.
Quanto ci è caro! lontananze serene, e rituali, suona il senso dell'ora, e disperde
l'angoscia dell'attimo. Verremmo anche noi; quel raggio di sole. Dicono sempre:
Lo zampognaro suona, suona sui rami dei ricordi.
©ormedelcaos
-Associazione Salotto Culturale Rosso Venexiano
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Redazione
-Autori di Rosso Venexiano
-Editing MaLaLingua
-Segreteria Eddy Braune
-Opere pittoriche dell'Artista Graziella Romeo e testi di Immacolata Cassalia che ringraziamo
-Direttore di Frammenti: Manuela Verbasi
-Redazione
-Autori di Rosso Venexiano
-Editing MaLaLingua
-Segreteria Eddy Braune
-Opere pittoriche dell'Artista Graziella Romeo e testi di Immacolata Cassalia che ringraziamo
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