Scritto da © Bruno Amore - Lun, 06/05/2013 - 15:43
S'illumina la sua pelle, con poca luce
come l'alabastro pare opalescente
percorsa di bluette in segni minimi
in posti reconditi erotici, dolcemente.
Ha gli anni d'una venere sempiterna
dagli occhi azzurri sgorga una luce
morbida flebile ma calda, di lanterna
porge un sorriso mesto che m'induce
a giacermi secolei, ch'è in controluce.
Le dita, le labbra prendono ragione
come su un'arpa scivolano voluttuose
le mie incrociano le sue, è pura libagione
se ci fu istintivo pudore, ciascun l'ascose.
Tutto ti prende e ti dà, non chiede sconti
scioglie i capelli e la forza che ha nei lombi
ci puoi godere cento albe e lor tramonti
brulica l'epidermide, è un volo di colombi.
S'illumina la sua pelle, con poca luce
come l'alabastro pare opalescente
percorsa di bluette in segni minimi
in posti reconditi erotici, dolcemente.
Ha gli anni d'una venere sempiterna
dagli occhi azzurri sgorga una luce
morbida flebile ma calda, di lanterna
porge un sorriso mesto che m'induce
a giacermi secolei, ch'è in controluce.
Le dita, le labbra prendono ragione
come su un'arpa scivolano voluttuose
le mie incrociano le sue, è pura libagione
se ci fu istintivo pudore, ciascun l'ascose.
Tutto ti prende e ti dà, non chiede sconti
scioglie i capelli e la forza che ha nei lombi
ci puoi godere cento albe e lor tramonti
brulica l'epidermide, è un volo di colombi.
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