Scritto da © Lulù appunti di... - Ven, 17/06/2011 - 09:47
in un giardino
di rovi e di sterpaglie,
tra muri scrostati
di una casa abbandonata,
ove le ragnatele
ammantano l'oblio
di giorni mai vissuti,
offrendo al mendace calice
le tue pudiche e sincere labbra,
di sangue arrugginito
ti sei avvelenato.
solleva la testa e guarda!
non vedi? l’altare è sconsacrato.
la vittima non è immolata
il sacrificio non è consumato.
ma non ti attardare prono
perché il tuo tempo
non ti sarà restituito.
impura è ora la tua agonia
astenico è il languore.
scellerato tu
che graffi
la tua anima.
e accarezzi cieco
la tua decadenza.
lulù
15.04.2011
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