Scritto da © ferdinandocelinio - Mar, 09/04/2019 - 10:12
Voglio scrivere queste parole
ad un figlio che non avrò mai,
a tutta la storia filiale dell’Universo,
tipo al pulviscolo, che galleggia
godurioso nell’atmosfera,
che s’è fatto altra creatura dalla stella
e la ricorda come la sua bella casa e la sua prigionia
come me che ricordo mio padre
e mia madre assieme,
quando tutto era triste e prometteva meraviglie,
e io sono rimasto figlio sempre,
pur non essendo mai più
meravigliato delle cose.
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