Sogno di Asl, testuggini e schiuma al fosforo

L'Asl è chiusa
una nuvola di ceralacca l'ha barrata
sull'insegna un pino ha scritto con la neve: 
non funziona il computer
non scriverò ricette
e nemmeno il touch screen alzerà un dito per te

 

Ah, amato numero tra  denti digitali
consolazione dei poveri cristi e delle ottuagenarie
fonte inesauribile di uguaglianza ordinale

 

-ma poi il sogno si dissolve-

 

S'irrobustisce di luce certa la pupilla
di colpe che non svaniscono

 

Quali colpe? 
Colpe e basta

 

Solo il mare è stato sveglio stanotte
non ha dormito affatto tra i guanciali del porto
e gli schizzi hanno perso la testa sbattendo sui lampioni

 

Il mare aspetta che passi con le mie ruote e strida sull'asfalto 
come un vecchio gabbiano senza forza

 

Certo la lamiera rossa incattivisce gli  occhi delle onde
l'odio è palpabile nelle criniere grigie 
ne ho vista una - gravida di sapone- rimanere a terra col ventre spaccato
il cordone ombelicale appeso ad un muretto

 

Era voglia punitiva contro una petroliera
ma stava dentro di me

 

Come qualcosa che voleva far male e non arrivava oltre la strada
e lasciava il pescivendolo coi suoi pugnali nelle ostriche
lasciava passare i fotografi perchè riportassero la scena
delle colpe che fanno tutt'una la neve col mare
e vogliono afferrare i campanili per bruciare gli altari
e strisciano sugli scogli mostrando carapeci scaricati
come da sale da gioco in cui s'è perso la dote della moglie

 

Ah le colpe cercano la psicanalisi e trovano una scritta:
funziona tutto a meraviglia anche nel nuovo anno

 

Adesso però non  sa come togliere di dosso il cancro della colpa
che divora gli intestini del sonno
accomunandomi all'Adriatico ed alla schiuma al fosforo