Scritto da © giodegat - Dom, 04/10/2015 - 12:09
L'anima naufraga, dai mari velati d'umori confusi
fra isole d'arte trova riparo.Dall'inquieto andare
fra carcasse d'ombra e parole alla rinfusa, urlate
senza dire e morte nel giorno di luce, fugge via.
Sorpresa nella notte!la voce sale, fra equi sentieri e
legittimi presentimenti, scioglie alla luna, l'onestà di un canto.
La fonte della felicità, da sollievo alla sete di giustizia.
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