Scritto da © live4free - Mar, 07/06/2011 - 14:14
Ti ho pensato come un fiore selvatico
sbocciato libero fra asperità d’ogni tipo.
Ti ho guardato come si guarda un frutto proibito.
Ho ricoperto di miele le tue spine penetranti
e mi sono lasciata graffiare
per ammettere la mia spudorata adorazione.
Perfino la lingua mi hai ferito per spogliarmi della mia dignità.
Adesso mi ritrovo le mani odiosamente appiccicose;
impastate della pece nera della tua essenza grave.
E le ho guardate come si guarda un figlio disobbediente.
Rimprovero e consapevolezza che dovevano provare, comunque.
sbocciato libero fra asperità d’ogni tipo.
Ti ho guardato come si guarda un frutto proibito.
Ho ricoperto di miele le tue spine penetranti
e mi sono lasciata graffiare
per ammettere la mia spudorata adorazione.
Perfino la lingua mi hai ferito per spogliarmi della mia dignità.
Adesso mi ritrovo le mani odiosamente appiccicose;
impastate della pece nera della tua essenza grave.
E le ho guardate come si guarda un figlio disobbediente.
Rimprovero e consapevolezza che dovevano provare, comunque.
On the air: Salvo Guglielmino - Maria Carmisciano (seconda traccia) Miele amaro.
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