Scritto da © Mnemosyne - Dom, 07/04/2013 - 10:37
Conosco a memoria le fessure della casa
che ospita il mio essere;
non ho bisogno di scivolare sui muri
con le dita,
fra trecce di edera e fazzoletti di muschio.
Le sento sulla pelle come lucertole in corsa
nel sole d’estate;
le stringo come bacche di rosa canina
sfuggite dai rami
ed incastonate tra le pietre, a dormire.
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