Non solo te

Rotolo come palla di muscolosa, glabra immaturità, lungo le pendici scoscese della tua montagna, senza un lamento, benché le tue impaurite carezze, le tue violente parole, come cocci di vetro aguzzo, mi si conficchino sotto pelle, mi divarichino le articolazioni e mi strappino le unghie, mentre ti allontani. I miei occhi, laccati, privi di palpiti, ti osservano stupiti, velati da una tenera membrana tessuta da un’incredula commistione di passione, amore, incomprensione e desiderio di difenderti dai tuoi stessi, autodistruttivi, comportamenti, privi di ogni logica. Sai che la mia vita era ed è il mio unico dono per la tua vicinanza, non ho altro. Nessuna parola può descrivere ciò che ribolle nel mio sentire, allorquando il tuo odore solletica la mia sensibilità al sorriso. Ora, la nuova emozione, per me, di vedere il mio cuore sanguinare ed avvertire la vita defluire dalla falla causata dalla tua fugace assenza, come vecchio orso, la mostrerò, per affermare la mia forza a coloro che vorranno avvicinarmi. Il mio sangue e le mie cicatrici sono languidi schizzi e frettolosi disegni rappresentanti la mia immutabile, sincera, voglia di amare. Non solo te.