Scritto da © Piero Lo Iacono - Sab, 25/08/2012 - 13:18
Mi giungerai
con l’addio degli uccelli migranti
in esodo da una terra all’altra.
In cerca dello stesso clima.
Un esercizio di sopravvivenza.
Dai le tue pene alla rondine
che sverna altrove
lontano dalla ghiacciaia.
Ho una pazienza orafa
di rimettere tutto in ordine
perché la pace nidifichi nella radura
e le pietre si mettano in cammino.
Amo viaggiare ma devo restare.
Amo volare ma devo zoppicare.
Ti hanno strappato le penne
per costruire i loro nidi, albatros.
Ora tu incolli le piume, angelo,
sull’ala tutta pelle ed ossa.
12-7-2006
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