Scritto da © Pierpaolo Pracca - Mer, 22/05/2013 - 08:17
Stava fumando la prima sigaretta da quando era fuggito che si accorse di trovarsi alla periferia di Londra. Mandò giù il fumo senza tossire.
La mano gli tremava. Sul palmo aveva una piaga che stava aprendosi in una ferita. Se l'era procurata spingendo il coltello fin giù nell'anima di quel porco.
" Pisciaci sopra!" Avrebbe detto suo padre. "Disinfetta!"
Dante al pensiero del suo vecchio fu preso da un senso di tenerezza.
Per la prima volta da quando era partito i lineamenti del padre gli apparivano distinti e chiari. Poi, pensò a sua madre e gli piacque immaginare che avesse accettato la sua scelta di partire. Si percepiva come figura aspra e feroce ed era sicuro di trasmettere tutta la sua disperazione.
Essere adulti significava anche questo; voleva dire ricevere quel genere di prove.
Ora sono nelle mani di Dio pensò.
Il dolore per la morte di Battista lo investì di nuovo ed imprecò al cielo.
Quindi pensò al perchè fosse partito e riprovò l'orrore. Gli apparvero Teresa ed Oliver. Un fremito di vendetta lo attraversò.
Chiuse gli occhi come per essere portato in un luogo dove soltanto l'odio avrebbe potuto condurlo.
Si fece un'altra paglia nella speranza che avrebbe avuto un sapore migliore della prima, ma non fu così!
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