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Si dice che non si dimentica

[A volte è così facile dimenticarsi di cose importanti materiali, che si toccano, si portano a presso e si usano, si violentano tutti i giorni. Allora chissà, quant’è semplice, scordarsi di qualcosa che apparentemente è invisibile, qualcosa che sta nell’aria..]
 
Si dice che non si dimentica.
In verità non ricordo più
il tuo profumo
perché se lo sentissi non vorrei più
pelle mista a essenze se non la tua.
 
E se mai il vento,
un giorno,
correndomi incontro,
decidesse di regalarmi
un po’ di quella tua brezza
con un soffio delicato,
allora non sarebbe
soffocata con il tempo,
sempre più delicata
tenue, velata
fino a dissolversi,
fino a svanire,
dentro una boccetta vuota
che prende polvere
e al massimo tossisce
qualche vago ricordo
di profumo Azzaro e pelle olivastra.
 
Mi scoprirei vorace,
abbuffarmi di respiri
per quel tuo odore di pelle
che non avrei ricordato
così buono,
tanto inebriante, così perfetto.
 
Si dice che non si dimentica.
In realtà non ricordo più
la tua voce
perché se la sentissi non vorrei più
parole dette suoni se non le tue.
 
E se mai il vento,
un giorno,
correndomi incontro,
sarà così generoso da regalarmi
anche il suono della tua voce
ad un passo dal cuore,
allora non sarebbe
sfumata con il tempo,
sempre più debole,
soffice, fievole,
fino a sussurrare,
fino a scomparire,
dietro un immagine muta
che muove la bocca
e al massimo doppia
qualche vago ricordo
di accento sardo e risate rumorose. 
 
Mi scoprirei vorace,
imbottirmi le orecchie
di quel canto che è la tua voce
che non avrei ricordato
così dolce,
tanto armonioso, così divino.
 
So che il tempo
ha trovato queste cose importanti che ho perso,
e se lui potesse
regalare al vento
tutte le sensazioni,
le emozioni,
il solletico nello stomaco
per il palpitare delle farfalle,
il nodo da marinaio
fatto, disfatto e rifatto nella gola parlandoti,
la pelle in collina
quando percepivo le tue dita sorvolarmi la pelle,
ecco,
se riuscissi a riavere
o almeno risentire,
ancora una volta,
un istante,
in un vortice,
tutte queste cose
sospese nell’aria,
rapite dal tempo,
non potrei fare altro che
abbandonarmi a te.
 
Per quello che è stato,
per quel mese d’estate
che è niente nella vita e
per quanto forse poco vale,
volevo solo tu sapessi che
combatto tutti i giorni
contro il tempo,
per non dimenticarti.

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