Il più bel libro da niente del mondo ( 4 ) | Lingua italiana | sid liscious | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Il più bel libro da niente del mondo ( 4 )

Boom!
Sono convinto ne rimanemmo, fra i molti presenti, i più fulminati io e lui.
E lo dico considerando quanto solamente un allucinato temporale, alla buonora, riuscì a farci muovere, dopo secoli, dai nostri posti di spettatori ponderativi.
"Della foglia di pino che andava cercando le cose già in suo possesso, anche se non le servivano.
Che portava appresso bauli colmi e pieni di tanti niente che non apriva mai, anche se non si potevano chiudere.
E che chiedeva insistentemente a tutti se era nella direzione giusta per arrivare nel posto sbagliato, pur sapendo perfettamente ove costui stazionava.
Ebbene, una notte di fronte ad una mutilata Venere, con le spalle ben girate alla luna sgonfia ed i piedi molto centrifugati dal cielo vide passare, per Giove!, vicino a lei un aghetto di betulla.
Al che trasalì!
Per la prima volta trasalì e così avvenne, proprio in quell'istante intendo, un grande quesito dentro la sua testa, che certamente prima non aveva mai considerato di possedere.
Io ci sono se mi può turbare ciò che non è?
Dopo di che... dopo di che istintivamente Venere si riprese i suoi pezzi, la luna si rigonfiò, il cielo s'arrestò ed il pino tornò d'incanto a non avere foglie.
Oh!
Dimenticavo.
La betulla.
La betulla continuò invece a rimanere bella.
Bella, bella, bella".
Proferì il Tufiro una volta piazzati al riparo.
E penso fu in tal maniera che mi catturò definitivamente.
M'aveva imprigionato con la sua elasticità di bocca ed incantato calcando esattamente il punto dove si formano le nostre dis/umane distrazioni.
E colgo l'occasione per evidenziarvi, se non lo trovavate strano, che in tale forma egli esprime.
D'allegoria non molto immediata eppure profondamente evocativa, filosofica e pittoresca; non dimenticatelo.
Mi raccomando non dimenticatelo mai fra questa pagine che è cosa veramente importante.
Un'altra volta arrivò Marzio il capriolo tutto trafelato.
Vieni vieni m'esortò.
Il Tufiro vuole che tu conosca un suo amico e le sue cinematografiche dissertazioni.
«I bersagli odierni devono essere i "soliti idioti" del "domani che verrà" nel "bar sport".
E quelli di "come ammazzare il capo e vivere felici" al suo posto.
"Una notte da leoni" questi signori sognano.
Un futuro da "pirati dei Caraibi oltre i confini del mare".
Sanno che "il denaro non dorme mai" e "niente da dichiarare" alla correttezza hanno, manco fossero "la banda dei babbi natale" che ruba i doni ai bambini poveri.
"Immaturi" in "libera uscita" si potrebbero definire, non fossero purtroppo anch'essi "i guardiani del destino" della vita e di "matrimoni ed altri disastri".
"Faccio un salto all'Avana" e delizio il mio "avatar" con un "cigno nero" è il loro motto.
E "non lasciarmi" sei "la prima cosa bella" che m'è successa nella vita, oltre al classico "nessuno mi può giudicare", le conseguenti banali scuse.
Per costoro "la vita facile" a "Monte Carlo" è diventata un tarlo.
"Le regole della truffa" infatti conquistano leste le opinioni di codesti "mercenari" del guadagno e così, sì sì giusto così, stanno oramai completamente offuscando i valorosi "segreti della mente" umana.
"Senza arte né parte" dunque e privi di "amore ed altri rimedi".
Messeri "vi presento i nostri" attuali nemici.
"Qualunquemente" e meravigliosamente dispiegati sul qualunquismo.
E convinti d'essere "Alice nel paese delle meraviglie".
Mentre invece con il comportamento da "bastardi senza gloria" che non sia assolutamente personale, con la "giustizia privata" e con "la solitudine dei numeri primi", "i doni della morte" causa stupidità evidente ci stanno recapitando a domicilio.
Un novello "Rasputin" non violento allora io invoco.
Un "terminatore" buono di "uomini senza legge" morale.
Uno che non lasci "lanterna verde", che crei un "punto d'impatto" tra "angeli e demoni" che vivono nelle persone succitate.
Egli dovrà fare una specie di "bliz" pacifico, ma degno d'un "apprendista stregone" e "dell'ultimo dei templari" se "l'albero della vita" non vogliamo diventi "il diario d'una schiappa".
Avevamo un "gioiellino" con cui potevamo distarci dalle "sabbie del tempo", ora siamo nel caos e quindi obbligatoriamente "il turista" della coscienza lo dobbiamo rinchiudere nel "secondo terminale della quarantena".
Ergo su via gente basta pazienza altrimenti presto verrà ancora "l'alba del pianeta delle scimmie" sulla nostra rotonda mitica però... però, nel caso, non credo noi potremo continuare ad ammirare "primavera estate autunno inverno".
Non credo».
Che incontro ragazzi.
E che emozione.
Questo sì era un grande nel montaggio dei fotogrammi necessari.
Sì, sì, sì e sì.

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