blog di luccardin

Il  ligneo volto a statua eretta
incrociai nella penombra del castello
che mi fu di così spavento all’animo
che mi accostai

Se almeno fosse pioggia
sul mio viso il tuo amore
ti avrei confusa
tra le lacrime del cielo
ma il buio è silenzio

Basta una rosa
per fermare il tempo
vivere nel suo profumo
il respiro di un giorno infinito.

Anch’io ormai
sono un pastore da presepe
troppi ne ho vissuti
nel cielo delle mie illusioni
qualcuno nel dolore
altri nella speranza

È sempre l’emozione
l’improvvisa poesia
che apre il sogno 
che vive in noi
Oltre la frontiera di un cielo grigio

Io non so amare il giorno
in quel fiorire che tace 
solo   l’impronta  del dire
irrompe nel cuore
nella parola che vibra

Lascio che l’amore sia
un’onda continua nel cuore
nella nostalgia
che mi trasporta lontano da te
vivo il mistero che fa dell’infinito

Amerò sempre quel tuo sorriso
che fa del mio cuore la tua voce
come una stella
ti cercherò nelle notti
quando la malinconia

Può un fiore aprirsi
in un giorno di tempesta
lasciandosi portare via
dalla furia del vento
così è l’anima

Che sia solo la tua voce
a incidere il mio tempo
tu silenzio che parli e ancor di più
dilaghi nella mente
che più non possa dire a me stesso