blog di luccardin

Tu luna
sempre a giocare tra le nuvole
quante volte mi è bastato guardarti
per non rimanere solo
nelle notti d’amore.

Io tra i miei pensieri
e tu nel cuore
che chiedi amore
ma quante volte
s’infrangono le onde
e ritornano al mare
in questo perdersi e ritrovarsi
senza  saper mai
cosa ci spinge
a cercare e volare
tra le onde e il cielo
in questo amore
che tinge l’attese

Sono canzoni d’amore
le nuvole del mio cielo
nella solitudine di stelle
vivo la poesia
di questo vento
che mi porta lontano
e guardandomi
in quel che conosco e vivo
dentro la mia vita
è solo amore.

L’autunno non era
ancora fiorito
tra i suoi ori perduti
che in punta di piedi
di un labile sorriso
ti spogliavi di vita.

Nella zolla or taci
immutabile  morte
che accarezzi
il buio che vive
nel cuor che affanna.

Se nel passo tremante

È in te che mi perderei
in quei giorni che bussano al cuore
lasciarsi così andare
nel volo sconosciuto degli amori
e ammirare che il cielo
ha i colori nascosti del mare
nel loro cercarsi e fondersi 
nei miei occhi
che non ho più parole
per dirti ti amo.
 

Per quanto lungo sia il cammino
di ogni attimo che vivo
non  rimane altro di me
che solo l’agonia di un ricordo
un sussulto d’amore
che muore lentamente
nel respiro della memoria. 

Amo il silenzio dei miei cieli
e il colore turchino
di quei giorni d’estate
che fermano il tempo
del mio vivere
e irrompono nell’anima
portandomi in quel mondo
di illusioni e verità
che s’aprono alla fantasie
di amori lontani e segreti
quella parte di me
che vive sognando

Affondo la vita
in quella nostalgia
che pizzica l’aria
note che scorrono
dentro i ricordi

di un tempo
che non vivo più
e mentre cerco la mia vita
vedo che è già fuggita
tra le parole che non ricordo
e quel vento di poesia
che soffia sull’amore

Mi sono perso
smarrito
in questa vita
il non saper leggere
il momento
capire l’attimo
che vuole essere
vita del mio vivere
quando è l’infinito
che si abbandona e precipita
nella mia anima
in quel sapore d’immortalità
che mi conduce

Quante volte
ci siamo incrociati
senza apparire 
noi
ignoti volti del nostro vivere
percossi dal destino
e sballottati nelle vite altrui 
a lambire
quel desiderio inconscio d’amare
nelle attese di giorni inutili
grappoli di una vendemmia
che tarda ad avvenire