blog di Sara Cristofori

Calato il sole sfolgorante

di rossi e di viola

punge l’oscurità.

Si sfollano le strade

Vespertina lucciolina
è davver capricciosina
di mattina vuol brillare
e fa tutti disperare.
La maestra le ha insegnato
di far luce sopra il prato

Ignoro se sia quella prima stella
/così lucida così sola/
o l’odore di antico nell’aria
o anche quell’andare nell'ombra

Siamo fatti di passato
impastati di ricordi
quanti visi
quante voci
sensazioni assai lontane
quasi sempre rimosse,
ma aspettano  ancora

Cammini nell’aria 
dolcemente fredda
in questi giorni d’Avvento
mentre in alto l’indaco
accende una striscia 

Così tanto il freddo
                      -neve cade a intervalli-
gelido e puro il vento

Elliott è uno scoiattolo
grande meno di un barattolo
solo la coda assai pelosa
è molto lunga e vaporosa.

Rimbombano i passi
sulla scala di legno
-ancora profuma di quercia-
mentre ti raggiungo in soffitta
per cantare la nostra canzone
tra ricordi polverosi

Colma l’assenza quel rosso
vibrante sul grigio di ruvida vita
-il sole non scalda la pietra-
nessuno si siede alla soglia
non voce che canti.

E furono rotte diverse
vedemmo diverse le mete
binari per correre
lontano da noi.
Gelida la sabbia di notte
-il mare indifferente dialogava