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blog di selly

- Nina -

 
La notte era passata.
Nina si trascinava lenta, vagando per la casa ancora accaldata e piena di odori di cibo da asporto e fogne rigurgitanti che promettevano solo temporale. Aveva chiuso occhio sì e no tre ore. Una spruzzata di valeriana in due dita d’acqua. Ma nulla.

E mi cogli così

E mi cogli così, come la sera alle porte

Con  l'andante luce di un tramonto

in pensieri sparsi tra silenzi alle nebbie

Addosso quel golf di sempre,

- dai bottoni d'osso -

Lente le ombre sotto i lumi al vuoto delle strade

Si trascinano nel tempo,

nel gelido dei venti,

In viso al porto

 
In quest'afa immobile d'agosto

Mi volevano

 
Mi volevano. Come (l)oro
Sono sicuro mi desiderassero.
Mamma sperava nella femmina, papà nel maschio. Ne sono certo.
Nacqui come Marco, e fu la gioia di mio padre.

Richiami

Così, come al largo di ringhiere di mare

A ringhiere di mare
s'appoggiano gomiti d'inverno
bianchi, tersi come ali di gabbiano.
Schiamazzi, quasi risa a squarciare un velo
di vento che poi fragile
sgretola affilando lame di sorrisi.

Dov'ero mentre ti fuggivo?
Forse al largo o forse poco oltre, dove

E' maschio il cielo?

Eppure il cielo è maschio

/ ti urla in fondo al giorno /

E te ne vai,

prima che ogni risposta prenda piega

Con la sete cieca alle labbra,

con il sangue rampicante sul collo ribelle

Poi,

poi ancora la sua voce che scalza vetri infranti

nel vederti donna

Selly ed Andì in clamorouse combination

E’ arrivata una lettera, oggi.

Ovviamente è per me, vivo sola. Da un po’ di anni.

Del tuo essere pieno

 
Più che altro
vorrei incorniciarmi gli occhi
del tuo essere pieno
 
dimenticarmi del nudo sapore dell'assenza
e
, penzolare piano
al moto dei miei poli rotondi
/ come ciliegia di giugno /

Scorci d'occhio

C'è,

- nel tempo che traspare luce -

un profilo di sogno,

un sentiero di sassi e vetri ( poggiati piano),

un tuo abbandono fiero

su pomeriggi assenti ed assolati.

E c'è,

in quegli scorci  d'occhi ampi,

cime bianche raggiunte,

un desiderio dentro labbra rosa

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