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cose così

A4ismi

(produzione 2007-2008)
 

1-Statistiche
Le statistiche dicono che un uomo su quattro soffre di disturbi mentali.
Eppure le tre persone che conosco più intimamente mi sembrano perfettamente equilibrate!

2-Diritto internazionale
Faccio appello alla Convenzione di Ginevra
e anche a quella di Lancillotto.

3-Reincarnazione
Penso che mi reincarnerò in un pelouche.

4-MP3
Sento sempre parlare degli MP3.
Ma su YouTube non ho mai trovato video di questo gruppo.

5-No al fumo.
Io ho detto no al fumo.
Lui, offeso, se n’è andato portandosi via anche l’arrosto.

6-Lavoro di squadra
Quando sono in un gruppo di persone che devono fare qualcosa,
dopo una mezz’ora si mettono a fare anche quello che dovevo fare io.
Questa è disabilità o abilità?

7-Controcorrente
Ho deciso. Andrò controcorrente.
L’Enel mi fa un ottimo piano tariffario.

8-Le grandi domande
Tutti abbiamo delle domande da porci.
E, inoltre, tutti abbiamo delle domande da pòrci.

9-Occasioni perdute
Io sono.
Io... vorrei essere.
Io... avrei voluto essere ma c’era un casino di traffico.

10-Ego inflazionato
Le Monde - Il blog rischia di inflazionare l’Ego?
Nemamiah - Assolutamente no! L’ho detto anche nell’intervista al New York Times.

11-Acidità
Mi dicono che sto diventando acido.
Solo perché ho fatto la pipì in mare
e avrebbero riscontrato sospetti shock anafilattici
su delle meduse morte nei miei paraggi...

12-Immobili
Ho solo cucina, bagno e camera da letto.
Per il soggiorno mi manca il permesso.

(continua)

La filanda

Cos'è cos'è
che fa andare la filanda
è chiara la faccenda
son quelli come me.

Come si fa
a morire in Ruanda
no, non è che mi prenda
me n' fuggo a Santa Fe.

Cos'è cos'è
che contiene la lavanda
la fumo tutto il giorno
ma che lavanda è?

Sì vedo ben
la mia macchina che sbanda
è chiara la faccenda
le gomme non son tre.

Magari sì
mi sistemo in Olanda
gli zoccoli arancioni
i mulini dentro me.

Però però
mi ha punto una scolopendra
ci penso, non lo so
me n' vado a Nuova York.

Cos’è cos’è
che fa vivere a Manhattan
è tutta una connection
c’è dentro Angela Merk.

Vabbè vabbè
finisco la sarabanda
mi sospendo a divinis
ho fatto un qui pro quo.

Sto nel Far West
la mia terra del tramonto
mi scazzo facilmente
ho l’animo del Troll

(refrain)

Non mi portavi il caffè
Ahi, l’amore, ahi, l’amore
avevi il trip del karkadè
Ahi l’amore che cos’è.

 
Aua uè aua uè
aua uè aua uè
aua uè…….

 
(...e se mi cade il microfono di mano come a la Milva?) Leggi tutto »

Laggiù l'aurora

vuolsi di pietra il mio cuore
poiché nessuno ci si poggia più
non ho cuscini di seta da frapporre
tra quel che sento e quel che voglio
ormai
troppi vetri di fiele ho tracannati
inginocchiatoi puntuti ho consumati
e le palpebre abbassate ogni qualvolta
non fui di quelli all'uopo programmati
fossi gagliardo come tizio o caio
quelli che fanno in versi ogni parola
che il baciamo sanno egregiamente
pur di reggere il lembo di una gonna
direi a lei e a quall'altra ancora
guarda laggiù bello si spande ancora
un rosa pervinca, che sia l'aurora?

Dilemma

L'amo,
non l'amo,
ma se l'amo
perché allora non dirlo?
Se lo dico
lui mi crederà?
Che farà, m'abbraccerà sorridendo
e dirà : "anch'io, anch'io!"
Se invece non lo dico
mi guarderà frustrato,
senza aprire bocca
mi lascerà così
senza una carezza.
Che dilemma, un gran dilemma.
Però è difficile che l'amore
finisca con un battito di ciglia,
ma, che senso ha tacere.
Beh, intanto io l'amo.

Contano

Contano le meraviglie
cercate col lanternino
più di successo e ricchezze fan luce
gli attaccamenti del cuore
edera alla vita sul palo
sempre affamata di cielo
piace trovare le nuvole
frangiate di raggi di sole
cogliere il merlo ciarliero
zitto all'assaggio del caco
e poi da prato aver quiete
coperto di petali e foglie
a sprofondare nel sonno.

Cose Così (sabbia)

Sei piovuto sulla mia terra
fecondando i pensieri alla mia sabbia
così lontana dall'eco del mare

Le tue pareti scoscese e le mie valli
strette  a pugno di silenzio
esiliato tra le dita

 

Haemophilus influentiae

Non ti sopporto più, sai?
Piccolo, Fastidioso, Irritante Bacteria..
Sei entrato spingendo e ora resti li..
con la bocca piena a grattarti la pancia
ridendo sprezzante di ogni mio inutile tentativo di fuga..
mi stringi, mi agganci.. tenendomi alla gola come un coyote ferito e incazzato..
non ti è bastata la mia aria.. no..
hai voluto il mio equilibrio.. lanciandomi a terra contro lo spigolo..
non ti è bastato il sangue, non ti è bastata la disperazione..
cosa vuoi ancora?
Ladro, ladro di carne.. Ladro..
e il solo pensare di dover dormire ancora con te..
.. averti dentro ..

. B a s t a r d o .

Nuovi e vecchi muri

“ No man is an island”, Leggi tutto »

Il bacio

il tremor del labbro
che sfiora il tuo
canta tutto il sentire
d'amore che ti porto.
 

Il primo Bordello del paese.

La casa ha un corpo che mi incanta con suoni di tufo indurito dall’età e dal peso di se stesso su se stesso.

Come un contadino antico sulla zappa, l’assito regge danze di fantasmi folli di calore; esalazioni di petrolio, assassino delle tarme, e mura che erano pelle bianca di calce su vene austere alla cui memoria avevano provveduto astuti amori di conserva in autentici quadri di amplessi stinti nei colori e nelle pose.

Poca luce, quasi stanca di ampliare il vuoto, si trascina nel buio ferita dagli scuri. Un vuoto di aria quieta che approfitta di ogni suono per un rintocco proprio; ma nessuna campana ha echi nei porcili e qui il peccato forse dissolse anche capigliature mistiche.

Ogni porta ha rantoli suoi: maniglie consunte e opache che flettono sui cardini il legno assente - o meglio, c’è, ma non invoca olio nei giunti di ferro.

Di qui è passato mio padre, penso, forse mio nonno prima del Carso, ed anche dopo: sulla roccia le pallottole con colpi di moschetto secchi e unici, qui le lenzuola madide degli scoppi al primo colpo di schiena.

La vita è anche questo: vivi su di un corpo che hai pagato male e muori in un corpo che non hai appagato bene.

Eppure, non ci sono tracce di piacere.

E’ fermo l’orologio dei gemiti, veloce nell’ora del vespro e nelle rapide alcove; segnò l’ultimo secondo dell’ultimo amplesso che ancora qui ricordano col nome di Giuan”o tuost’. Leggi tutto »

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