Scritto da © ciommo82 - Gio, 30/12/2010 - 03:10
In giro si spande
il tanfo di sudore,
le grida delle vite sprecate
vengono soffocate
da facce
che sono l’emblema
della normalità.
Ti rendi conto facilmente
di cosa sia la gente:
stupida, atroce,
incivile;
la presunzione
è credersi furbi
quando invece
si è solo poveri cristi.
I minuti passano
deridendo
le nostre cellule
che invecchiano
e muoiono.
Schiene curve sostengono
colli che cigolano
mentre fanno
su e giù
abituati a dire sempre
“sissignore”.
Ci vogliono mandare
a vivere
su un altro pianeta
e intanto
ci tengono bloccati
davanti ad un bancone
per ore e ore,
rubano il nostro tempo,
alleggeriscono
le nostre tasche
ci fottono dalla nascita,
anzi, ci fottono
già prima di nascere.
Me ne sto in fila
calmo e tranquillo
come un buon cittadino;
mi guardo intorno
sulla difensiva
perché i soprusi
sono sempre in agguato.
Ho un motivo nella testa
e penso che
avrei potuto buttar via
la giornata dormendo
o magari amando
senza essere corrisposto.
Vorrei tanto incontrare
i miei cari
vecchi eroi
ma vedo solo
vitelli d’oro
che predicano
il mito della povertà.
Hanno costruito
mille paradisi
a misura d’uomo
per non farci capire
che questo
è l’inferno.
Hanno stabilito
loro le regole
ed hanno mentito
su cosa è veramente dignitoso.
Siamo davanti
ad un plotone
d’esecuzione
e con un po’ di pazienza
ognuno
avrà la sua sorte.
Avanti quindi
senza paura,
chi è il prossimo?
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