Scritto da © poetella - Lun, 10/01/2011 - 17:19
[img_assist|nid=11057|title=|desc=|link=popup|align=left|width=200|height=134]
S’è aperto un varco di silenzio
tra questo precipitare di minuti
affaccendati
stamattina.
Richiami e voce alta ancora in aria
- grida d’uccello migratore che svela il tracciato -
Insegnare paziente la saggezza delle cose
se ne hanno. Ne avranno?
Scansare dubbi come erba falciata.
Ma qualcosa resterà mai nei cuccioli
attaccata ai giochi? Si spera, certo. Si spera.
Come cibo masticato dalla madre.
Pronto e leggero. A far crescere
A decifrare, a sfatare inganni.
Come fatica il ragno a tessere la tela. E non si vede sudore.
S’è aperto un varco di silenzio
quasi da radura al mattino.
Mezz’ora di volo libero tra intricati itinerari nel dire
e dare. E dovere.
[Telefono]
E il silenzio s’è gonfiato di quella tua voce.
- come balena improvviso il fulmine!
Chi può dire quando -
Stupore. Brillio. Vampa
da chiudere gli occhi.
Fiotto rosso e oro tintinnante.
Snervante.
Devo avere un cuore poroso. Parecchio
ché mi si è impregnato di vita
come un’alba in montagna, frusciante.
…
…
…
(by poetella)
»
- Blog di poetella
- Login o registrati per inviare commenti
- 940 letture