Scritto da © Ezio Falcomer - Ven, 25/02/2011 - 13:30
Obliquo è il tempo e le sue feci
saturnino un convolvolo di braci
si insinua in demoniaca radura
è la cura di messi e di cadaveri
di feti appesi a orrore e lordura della massa
conquistammo la salmastra città
concutemmo innocenti con terrore e promesse
grande è la libido del potere
che dal nulla sorge
e alla morte si sottragge
bruco sarcofago
è la luce che affronta la follia
è la cimice che esorcizza ogni lobotomia
cadenzati i giorni compulsano liquami
e ogni goccia è articolo di fede
ai nani che sopravvivono al nulla
spavalda rabbia ai campi di loto avvinta
esplodi
ai tramonti
della savana insanguinata.
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