Ricordando zia Maria | Poesia | Giuseppina Iannello | Rosso Venexiano -Sito e blog per scrivere e pubblicare online poesie, racconti / condividere foto e grafica

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Ricordando zia Maria

 Pinuccia, io lo so

che mi stavi pensando;

avrei voluto dirti tante cose...

 

Ero in un Istituto, dove, noi,

quando siam vecchi, diventiamo

cose.

 

Da quell'angusta casa,

sentivo la tua voce:

Zia, per favore, dimmi dove sei;

vorrei sentirla ancora, la tua voce...

Risuona nel mio cuore, una

parola,

ch'eri solita dire: ”Immensamente”.

 

“Sono nel cielo, insieme con

i nonni, i miei fratelli...

Accanto a me, tua madre,

ti invita a dire, e valga per

chiunque,

che non si elude, per astio

personale,

l'amore dei congiunti

a chi è morente.

Sì, ti cercavo:

niun diceva niente;

capivo tutto.”

Infine, i miei “parenti”,

mi dissero:

“I contatti si son persi;

sappi che è sorda,

 

e, non sia meraviglia,

come tuo padre.”

Non ho creduto, a una sola parola,

e ti cercavo ancora, ma in disparte.

 

“Lo so; risento ancora quei

momenti;

vennero al capezzale, i miei nipoti...”

Con un filo di voce, a mia cognata,

rivolsi una preghiera:

Vorrei sentir Pinuccia...”

Rispose: “Non ti posso accontentare;

non puoi chiedermi, questo.”

Zia, ti ringrazio... immagino il dolore...

Nessuno mi informava della tua

dipartita.

Mi sei venuta in sogno e mi

dicevi:

Era l'ultima Messa, alla TV...

E quando il sacerdote, elevò

l'ostensorio,

sentii un respiro esanime, unirsi

al mio.

Era tuo padre, mi veniva incontro,

chiamandomi: Maria...”

E poco dopo: “Non si oltraggiano

i Morti ed è avvenuto...

Coraggio...”

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