Scritto da © Gino Soloperte - Mar, 03/05/2011 - 19:22
Per Lucia, 13 dicembre
Un giorno forse riuscirò a dirti ciò che ora riesco a stento a scrivere, però ci provo.
Il perché non so dirtelo, ma sento come un fiume in me ora
non un torrente in quelle giornate in cui diventa un rivolo dalle sponde sassose.
Ti amo, non so nemmeno come potrebbe essere la mia vita senza di te.
Immagino la mia vita da barbone
fumatore dalle dita ingiallite, come le pagine di un vecchio libro,
però dormirei all’aria aperta, anche solo per cercare con gli occhi uno squarcio di cielo
sognarti illuminata da uno di quei sorrisi che non vedo ormai da molto tempo,
scriverei, con le poche nuvole in cielo, dentro un cuore “ti amo”
e tratterrei il respiro per paura che possano disperdersi.
Corro sotto quel raggio di sole autunnale, debole e fuggente,
che presto viene rubato dalle stesse nuvole,
solo per ricordare l’estate che mi hai donato
e che non ho saputo fermare
ma si può fermare l’estate?
forse solo nei ricordi e solo per poco sulla pelle
Ammirerò la pallida luna, limpida su cui ti pongo a sdraiare
e dove ti rifletto in quelle sere d’estate in collina,
come quando pensi e non parli per non turbare i nostri religiosi silenzi
di cui ci adornavamo.
Vorrei bagnarmi, di quella pioggia di fine estate,
come in quei pomeriggi nel chiuso del nostro talamo.
Sono stato invece bagnato dai sudori della malattia
asciugato col tuo amore sempre solare,
dolce e delicato, quasi timido
ma sempre avido ed egoista al punto da soffocare ogni mio slancio.
Potrai e saprai leggere queste poche righe, lo spero e ci prego
ti ho dichiarato con gli occhi tutto il mio amore,
mentre sorridevo con la bocca, per paura di sembrare ridicolo,
ti schernisci ancora quando ci provo,
ti sembra che giochi, ma non è così Soloperte Lucia
Ti amo Lucia e sei tutto per me
Gino
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