Scritto da © Anonimo - Lun, 18/07/2011 - 19:00
M'è giunto il respiro del tuo buio.
Somigliava al mio;
ciascuno penetrando le pause dell'altro;
miscelati ai riflussi della glottide,
agli arabeschi di ciglia tremule
e al miele stillato dal favo dei sogni.
Intrecciati, incrociati,
increspati come velami tra voli di vento
oltre i confini di un delta di luci.
Fino a che il bianco del sole
ha infuocato imperioso,
le ombre dalle dita umide,
i triangoli verdi aggrappati
ai muri dell'albergo di sonno.
Insieme abbiamo infilato aghi di luce
sulla piega del nostro risveglio.
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