Scritto da © fintipa2 - Gio, 04/08/2011 - 12:08
Se vuoi ritorno a mescolare in un crogiuolo
due parole per dirti il dolce che va aggiunto
ad un giorno come questo in cui il grigio
entra di soppiatto nei boccioli
che aspettano e si domandano
per la prima volta dov’è finito il sole
e le carezze che portavano farfalle tra le zampe
ed i colori dei lillà che si sono persi cercando
di far tutt’uno coi biancospini nella lotta dei colori.
Lo so ch’è dura, a chi lo dici,
che perdo il verso giusto della casa
mentre salgo un Escher per le scale
e mi sento il peso sullo stomaco
della lotta assurda tra fringuelli ed usignoli.
Forse avrò con me qualcosa nelle tasche,
Se le rivolti ci troverai il sorriso di un bambino
che saluta la sua mamma da lontano
e le mostra la manina ma per dirle ch’è vicino.
Ora non ho con me le violette,
per farti star bene sai,
ne strofini un po’ tra le dita
e l’anima riprende a volare.
per farti star bene sai,
ne strofini un po’ tra le dita
e l’anima riprende a volare.
Quelle le ho perdute
girando l’angolo del porto
dove strani gabbiani
insegnano poesia ed i piccoli stanno
tutti in riga ad ascoltare
mentre i granchi fan baldoria sugli scogli.
girando l’angolo del porto
dove strani gabbiani
insegnano poesia ed i piccoli stanno
tutti in riga ad ascoltare
mentre i granchi fan baldoria sugli scogli.
Se vuoi ritorno a mescolare in un crogiuolo
due parole per dirti il dolce che va aggiunto
ad un giorno come questo in cui il grigio
entra di soppiatto nei boccioli
che aspettano e si domandano
per la prima volta dov’è finito il sole
e le carezze che portavano farfalle tra le zampe
ed i colori dei lillà che si sono persi cercando
di far tutt’uno coi biancospini nella lotta dei colori.
Lo so ch’è dura, a chi lo dici,
che perdo il verso giusto della casa
mentre salgo un Escher per le scale
e mi sento il peso sullo stomaco
della lotta assurda tra fringuelli ed usignoli.
S’è mai vista? Dove finisce l’onda?
Tu lo sai che non finisce se non nel giglio
che ti porta due parole sempre nuove
tra le mani che puoi leggere e degustare.
Ma, aspetta…. forse mi sbagliavo,
era l’altro ieri che andai al porto
e sulla luce galleggiavano le barche,
tanta che colavano le strisce del colore.
Tu lo sai che non finisce se non nel giglio
che ti porta due parole sempre nuove
tra le mani che puoi leggere e degustare.
Ma, aspetta…. forse mi sbagliavo,
era l’altro ieri che andai al porto
e sulla luce galleggiavano le barche,
tanta che colavano le strisce del colore.
Forse avrò con me qualcosa nelle tasche,
Se le rivolti ci troverai il sorriso di un bambino
che saluta la sua mamma da lontano
e le mostra la manina ma per dirle ch’è vicino.
Franco
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