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Lo schiaccianoci

Ho indossato le tue scarpette basse con la punta lucida, quelle che hai acquistato ieri pomeriggio, ornate da un piccolo e delizioso fiocchetto che mi ricorda le tue palpitanti rosee bocche e, davanti allo specchio, mi sono osservato nudo, immaginando di compiere eleganti e atletici sauts de basque. Mi piace osservare il mio corpo e sottoporlo a stravaganti esperimenti al solo fine di conoscere quale sia il limite oltre il quale mi spaccherò come guscio di noce, tra gli sporgenti denti di questa vita che non temo di vivere, anche se non sempre e come vorrei. Spesso mi è capitato di piangere lacrime aride, di avvolgere il mio cuore tra bende che credevo medicamentose e di nascondermi alla realtà, riparato da spesse tende arabescate di sole e sabbia, occludendo occhi ed orecchie per il tempo necessario alla notte di riportare in vita il pupazzo di legno che anima le mie membra, per resistere all'assalto del delicato ed avido morso dei topi affamato del mio spirito. Non sempre il coraggio scorre nelle mie valli. Poi, sorpreso dalla tua voce in non equivoche carezze, son divenuto carne liquida. "Grazie! Hai infranto un incantesimo malefico, illuminando parti di me che per anni avevo celato. Col tuo amore, semplice, hai potuto finalmente sciogliere questo sortilegio. Senza imporre alcun obbligo”. Con un ballotté mi avvicino al tuo seno. “Ora, l’unico mio desiderio è di volare in mezzo alla neve stringendoti la mano. Non aver paura di me”. Attraverso foreste, montagne, città, mari, raggiungiamo un bellissimo castello completamente edificato di zucchero nero. Ho tanti amici che abitano la mia dimora: la Fata Confetto, padrona della terra dei Dolci, abile con le sue fruste di liquirizia e innumerevoli Dolci, Caramelle, e Biscottine di marzapane intriganti nei loro abiti di latex zuccheroso e le loro manette, esperte nell'arte del legame. Proprio all’apice del divertimento, lo specchio si infrange in milioni di piccole lacrime che mi riconducono bruscamente alla realtà. Io non sono un ballerino e tu sei la Fata Confetto.

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